19.2.15

Aggiornamenti scolastici

                                  
I bambini sono in vacanza per qualche giorno, perche’ martedi’ e’ finito il secondo (primo per loro) trimestre e il terzo e ultimo comincia lunedi’. Michele ha fatto 5 giorni di esami, in tutte le materie: francese, Kinyarwanda, scienze, inglese, matematica e studi sociali; queste sei settimane di scuola per lui sono state molto impegnative, avendo dovuto recuperare un bel po’ per mettersi in pari con il resto della classe (in questa scuola privata, con programmi americani, avevano fatto ben di piu’ che in Irlanda-Inghilterra), ma ce l’ha messa tutta, senza proteste e la maestra Yoli (Yolinil, venezuelana con padre cinese, sposata con un inglese) e’ gentile, comprensiva, molto disponibile e lo ha incoraggiato tanto. I giorni di esami, Michele ha fatto solo mezza giornata, per cui piccoloSam e’ tornato da solo in scuolabus, senza il fratellone a cui affidarsi.
Giusto prima dell’inizio degli esami, Michele e’ stato nominato “Star student” della settimana, incaricato cioe’ di mantenere alto il livello di impegno della classe e tenerli belli ordinati in riga: non chissa’ che successo, visto che viene scelto dal precedente, senza alcun merito particolare, ma e’ bello sapere che e’ gia’ cosi’ ben inserito da essere scelto e in classe e’ una cosa molto importante, per cui lui era al settimo cielo e ci siamo tutti divertiti a scrivere messaggi sul quadernone-ricordo che ha portato a casa per la settimana (foto dello scolaro raggiante, con trofeo e fratellino orgoglioso sono disponibili nella pagina apposita).
Domani, incontri genitori per tutta la scuola (con migliaia di student… giornata di follia in vista?), principalmente per prendere le pagelle. Dalle elementari in su, sembrano un po’ fanatici riguardo i voti, tutti a sperare in ottime percentuali (modello Americano)… noi no, ma per fortuna neanche la maestra pare una grande appassionata, per cui non ha messo troppa pressione sugli allievi e Michele la sta prendendo bene.
Anche Sam ha avuto il suo daffare per star dietro alla classe e la maestra Belinda ha molto apprezzato la dedizione e la perseveranza e lui e’ contento e interessato ad imparare, non piu’ spaventato dal posto nuovo e molto volenteroso con i compiti, per imparare a leggere, scrivere e contare al piu’ presto e raggiundere il livello dei suoi compagni.

Come gia’ scritto tempo addietro, le giornate scolastiche sono molto lunghe, ma siamo davvero contenti della scuola e soprattutto anche i due bambini sono parecchio felici e tornano sempre con bei racconti e nessuna lamentela. Michele ha gia’ fatto amicizie e dovevamo avere un’amica a casa domenica scorsa, ma si e’ comportata male e la madre l’ha tenuta a casa, quindi forse domenica prossima.
                                       

12.2.15

Alexis - 3a parte

Il resto e' nella pagina sui B.S.

Venerdi’ mattina, visita di buon ora alla clinica, per iniezione antitetanica e cambio di medicazione (sta gia’ molto meglio), poi ad uno dei mercati locali piu’ grandi, per scarpe e uniforme. Cosi’ ora siamo pronti per il viaggio verso Butare, a sud, per reinserire Alexis in famiglia e scuola; in realta’ non e’ proprio Butare citta’, altrimenti sarebbe stato troppo facile: il posto e’ Gikonko, lontano dalla strada principale, il che vuol dire quasi un’ora di sterrato, con buchi e salti, un bel test per la guida di Mattia e finalmente una valida ragione per la macchina (Toyota Rav4, niente di speciale per gli standard locali, tra i ricchi con auto, visto che ce ne sono di ben piu’ grandi; e’ il veicolo piu’ commune qui in giro). Una volta arrivati, non e’ andato tutto come previsto, perche’ la responsabile per l’educazione della regione ha accettato di trovargli un posto a scuola, ma l’incontro con la mamma non e’ stato altrettanto positivo. I primi istanti sono stati imbarazzanti, perche’ i due non sapevano come comportarsi di fronte a tanta gente (Mattia, Elena, Eraste, Responsabile e Segretario all’Educazione) e probabilmente anche i loro sentimenti erano alquanto confusi, dopo oltre 7 mesi lontani, poi si sono abbracciati e seduti a fianco; abbiamo rassicurato la mamma che Alexis aveva tutto il necessario (uniforme, scarpe nuove, penne e quaderni) e che avremmo pagato per l’assicurazione medica, ma poi siamo entrati nel drama, perche’ lei non era affatto a suo agio e alla fine e’ crollata in pianto, spiegando che era contenta di riaverlo ma che non sapeva come sfamarlo, essendo gia’ in crisi con gli altri 3 figli: “con me muore di fame o torna sulla strada”. Il problema e’ che Eraste aveva solo capito che lei era d’accordo a riprenderselo, ma non aveva scoperto tutta la faccenda… Cosi’ li abbiamo seguiti fino a casa, che non era male (costruita dal padre mentre era nell’esercito, quindi ben pagato), ma ora quasi vuota: un letto con coperte in una stanza, tavolino, panca e sedia nell’area principale, due conigli in un’altra stanza e un pentolone tradizionale su due mattoni, vicini ad un piatto, nell’ultima. Niente stoviglie, cibo o vestiti, nient’altro. Decisamente non facile aggiungerci un 14enne, anche solo per questioni di dimensioni: come ci stanno tutti sul letto? Dopo avergli fatto fare le foto per l’assicurazione medica, Alexis ci ha fatto da guida per un’altro giro di 25 minuti verso il mercato del paese successivo, in cerca di un tappeto dove possa dormire (niente materassi in zona, ci penseremo), ma niente da fare; per lo meno abbiamo comprato cibo per un po’ di giorni: riso, patate, fagioli (e un pezzo di sapone). Il piano e’ di tornare tra un mese con una qualche fonte di reddito per la madre, per sostenere la famiglia: magari animali (una capra e delle galline) o scorte alimentari da usare per cucinare cibo e venderlo in loco.

Aggiornamenti: Alexis sta bene ed e’ tornato a scuola il lunedi’!
Per altre foto della giornata, andate qui e selezionate "Gikonko"

11.2.15

Ragazzi di strada

Pagina nuova, tutta per loro!

Tanto da leggere, ma avete tempo, perché non aggiungeremo molto nei prossimi giorni.

3.2.15

Miglior racconto del primo mese

La caccia allo shampoo
Questa vince facile, essendo avvenuta nelle prime 48 ore del nostro soggiorno africano.

Visto che non ne avevamo portato neanche una goccia, per risparmiare spazio e peso in valigia, mamma aveva assolutamente bisogno di shampoo, per cui i Tre Terribili, da voi conosciuti come Mattia, Michele e Sam, decisero di salvarla e avventurarsi fuori dal Centro Accoglienza, dove eravamo alloggiati in quei primi giorni, per una passeggiata nel quartiere, cioè su e giu' per la strada, perché qualsiasi deviazione li avrebbe portati nel territorio ancora meno familiare delle stradine di terra.
Prima tappa, il negozietto che mamma&papa' durante la loro visita ad agosto avevano scoperto essere niente male per quanto riguarda il cibo, ma che si rivela poco fornito per altri versi.
I Tre Terribili non si fanno scoraggiare facilmente e vogliono dimostrare a Mamma che possono sopravvivere anche senza dover aspettare la prima visita in centro, ai grandi supermercati pieni di prodotti occidentali, così se ne vanno ancora più su, al prossimo negozio, per chiedere se hanno quella cosa normalissima chiamata shampoo.
Il problema e' che quei negozi, sia il secondo che il terzo, i cui proprietari gentilmente inviano i nostri cacciatori dall'uno all'altro, sono davvero piccoli, per cui i tre maschi ora devono prendere una decisione: tornare sconfitti da mamma e ammettere che bisognerà contare sulle visite in centro, o continuare a cacciare? Ovviamente, 
nonostante questo caldo da poco scoperto e il pendio, parecchio stancante per i due cuccioli, dopo il viaggio di 2 giorni non ancora smaltito e a causa appunto della temperatura, il capo-branco decide di non concedere tregua alla preda, così zampettano, il più allegramente possibile, in giu', oltre casa, verso il prossimo incrocio, dove sorgono altri negozietti. Il primo tentativo e' ancora fallimentare, ma in realta'  si rivelera' fondamentale, perche' il caro ragazzo guida i cacciatori al negozio a fianco, un parrucchiere dove le signore offrono una preda alquanto costosa, gentilmente rifiutata; ma il quarto cacciatore ora e' deciso, per cui tutti insieme si spostano ad un altro negozio, dove, udite udite, hanno shampoo! Ecco, non c'erano una dozzina di opzioni tra cui scegliere, solo una grande bottiglia da 5 litri... ma shampoo e' shampoo, no? Il prezzo era pure buono e dopo mezz'ora i cacciatori reclamano il loro trofeo, per cui tirano fuori i soldi e quello che cercavano e' nelle loro mani!
Il trofeo e' grande e pesante, ma come ogni buon cacciatore, Michele lo vuole portare in trionfo come si deve e da buon avventuriero, sono mesi che aspetta di cominciare l'adattamento agli usi africani, in particolare i costumi di trasporto, per cui tira di qua, spingi di la, con l'aiuto di papa' la bottiglia ora ce l'ha in testa, seppur tenuta a mano, e i T.T. iniziano la salita, alquanto stanchi, sotto il sole cocente del primo pomeriggio, ma assai felici, o meglio estremamente soddisfatti per il loro successo e il loro primo esperimento di trasporto africano. 
Dopo qualche fermata per sistemare il carico e prendere fiato, gli uomini fanno ritorno, o papa' riesce a tirarli fino a casa, pronti per il grande momento, quando finalmente potranno dire con orgoglio: "Mamma, l'abbiamo trovato, ecco il tuo shampoo!"
Beh, per sua fortuna li chiamiamo i Tre Terribili ma sono comunque buoni missionari, che seguono le orme di Gesu', in mitezza e bontà, altrimenti i suoi giorni africani sarebbero finiti in fretta, perché al posto dell'atteso benvenuto con lodi e ringraziamenti squillanti, l'unica risposta udita dai tre cacciatori fu un rapido, acido e strappacuore: 
"maperche'maiavetecompratostarobagrandeesconosciuta...bastavaaspettaredomanieandareincentro"!
Ma le vogliono sempre tanto bene e comunque alla fine l'e' andato bene e continua ad usarlo senza tanti problemi...