tag:blogger.com,1999:blog-12044123265087476892024-03-13T16:41:59.527+00:00In Missione per conto di Dio4 leoncini italiani dall'Irlanda al Rwanda, con la chiesa MetodistaUnknownnoreply@blogger.comBlogger59125tag:blogger.com,1999:blog-1204412326508747689.post-34080539871866274992016-04-25T08:07:00.003+01:002016-04-25T08:08:06.539+01:00Nuova avventura, nuovo paese, NUOVO BLOG!<div style="text-align: center;">
<a href="http://www.guatemaleoni.blogspot.com/"><span style="color: red; font-size: x-large;">www.guatemaleoni.blogspot.com</span></a></div>
Unknownnoreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-1204412326508747689.post-22608408180340804382016-03-23T12:02:00.002+00:002016-03-23T12:02:17.202+00:00La prossima tappa<div style="text-align: justify;">
Avevamo lasciato il Ruanda consci di voler trovare un modo di continuare a lavorare per i poveri all'estero, per dedicare le nostre energie a progetti simili a quelli intrapresi in Africa e non semplicemente tornare indietro, forzati, restare inaciditi e finire in depressione. Sapevamo anche di dover trovare qualcosa a breve, rendendo questo mese una vacanza tra una missione e l'altra, per non risistemarci nella vita "normale" e poi ripartire in futuro, che sarebbe stato complicato, soprattutto per i bambini.</div>
<div style="text-align: justify;">
Siamo quindi contenti di annunciare che abbiamo trovato un ottimo progetto in cui inserirci e a cui dedicarci: <b><span style="color: red;">il 7 aprile partiamo per il Guatemala, America Centrale, giusto sotto il Messico.</span></b></div>
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Lavoreremo con <a href="http://www.upavim.org/">UPAVIM</a> (<i>Unidas para vivir mejor </i>- Unite per vivere meglio), un'organizzazione locale che da 25 anni lavora in uno slum della capitale, Citta' del Guatemala, con vari progetti, puntando sulle donne (come stavamo facendo noi a Kigali) - cliccate sul nome per saperne di più (in inglese o spagnolo).</div>
<div style="text-align: justify;">
<b><span style="color: orange;">Mattia</span></b> <b><span style="color: red;">insegnerà inglese nella loro scuola elementare</span></b>, che grazie al programma di Inglese da 8 anni e' diventata a tempo pieno, in modo da dare ai bambini dell'area non solo un'offerta didattica migliore, ma anche la possibilità di stare più a lungo in un ambiente sicuro e costruttivo piuttosto che in strada.</div>
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<b><span style="color: orange;">Elena</span></b> <b><span style="color: red;">collaborera' con il team medico</span></b> (hanno una clinica e una farmacia), <b><span style="color: red;">formando le donne su temi di salute</span></b>, cercando di ampliare il programma che adesso si concentra su nutrizione e fitness per introdurre temi legati alla disabilita', e magari anche <b><span style="color: red;">creando un laboratorio di lavori in cartone</span></b>, che può dare cos' tanto a progetti a livello comunitario ed e' stato uno degli aspetti più positivi della sua esperienza ruandese.</div>
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<b><span style="color: orange;">I bambini</span> <span style="color: red;">andranno nella scuola dove insegnerà Mattia</span></b>, quindi <b><span style="color: red;">dovranno imparare spagnolo</span></b>, che non dovrebbe essere difficile, essendo gia' bilingui; tra l'altro, questo mese di scuola in italiano sicuramente aiuterà il passaggio allo spagnolo.</div>
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Il Guatemala e' un paese violento e il quartiere Esperanza non e' certo diverso, al contrario e' uno slum infestato da violenza tra bande, ma ci hanno garantito che i volontari sono sicuri e non hanno mai subito ne' sono stati testimoni di violenze; ovviamente, sara' comunque un aspetto con cui avremo a che fare visto che influenza in maniera significativa la vita delle persone con cui lavoreremo. Per la nostra sicurezza, e per farvi stare tranquilli, pare che vivremo con gli altri volontari al quarto piano dell'edificio principale di Upavim, che e' alquanto sicuro.</div>
<div style="text-align: justify;">
L'organizzazione non e' sostenuta da alcuna grande ONG o simili, per cui questa volta non saremo ricchi occidentali stipendiati, ma volontari spesati. Quindi siamo estremamente grati a tutti quelli che hanno deciso di sostenerci in questa nuova avventura missionaria finanziandoci con grande generosità (alquanto necessario visto che ci paghiamo voli e assicurazione medica, più spese irlandesi, come bilancio mutuo-affitto): <b><span style="color: magenta;">a nonna Chiara, altri parenti, Grace e Daphne un grandissimo GRAZIE</span></b>, visto che senza di voi non potremmo fare tutto questo!</div>
<div style="text-align: justify;">
<b><span style="color: #38761d;">L'idea e' di stare via un anno e mezzo</span></b>, visto che il calendario scolastico locale va da gennaio ad ottobre, per cui quest'anno perdiamo il primo trimestre, ma l'anno prossimo potremo farlo completo.</div>
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<br /></div>
<br />Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1204412326508747689.post-63396219652961058332016-03-08T09:20:00.001+00:002016-03-08T09:20:47.380+00:00"Ultimi"<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Addio Rwanda: lunedì scorso abbiamo preso gli aerei per l'Italia, dove siamo stati calorosamente accolti dalle nostre famiglie, assai felici.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Aparte per quell'ultimo lunedì, impegnato negli ultimi ritocchi alle numerose valigie, il vero ultimo giorno e' stato domenica, con ultima messa la mattina, compresa bella preghiera per la nostra famiglia e ultimo incontro del gruppo dei bambini, e, la sera, ultimo, e toccante, incontro con i giovani, per ultima tazza di latte, distribuzione di svariati oggetti e ultime canzoni (<a href="https://soundcloud.com/mattia-leoni-114452436/sets/yeast-choir">che potete ascoltare qui</a>, anche se registrate in altre occasioni).</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhRurINTjjLa7saj4W5zCu5BZDpCLKFIR9wqukq_KdqgnjGpJt8xBKZdrEX_hbvIEkfAxAtJULWgs8i-4ZET4agid3A30IbSsOiYH3GgLRDGiFDTxps_QCj0Q1aNW-RYT8sN2UogjOscVr4/s1600/DSC_0105.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="265" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhRurINTjjLa7saj4W5zCu5BZDpCLKFIR9wqukq_KdqgnjGpJt8xBKZdrEX_hbvIEkfAxAtJULWgs8i-4ZET4agid3A30IbSsOiYH3GgLRDGiFDTxps_QCj0Q1aNW-RYT8sN2UogjOscVr4/s400/DSC_0105.jpg" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Ora quindi e' tempo di riflettere su quei 14 mesi africani, con calma e un minimo di distacco, per cui rimanete con noi per i prossimi post. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Nel frattempo, <a href="http://leoniafricani.blogspot.com/p/foto_16.html">ecco qui gli ultimi album di foto</a>, sugli ultimi due mesi in Rwanda, in particolare la fine della vacanza di dicembre-gennaio, un saltino in Uganda, qualche avventura nella giungla e sui vulcani e le feste di saluto.</span></div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1204412326508747689.post-83508381253407284282016-02-22T00:39:00.005+00:002016-02-22T00:39:53.157+00:00Lavoro nero.1<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">No, non siamo diventati schiavisti, sfruttatori della manodopera di colore...</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">E' solo un post sulle attività illegali o per lo meno non richieste e non volute di Mattia, bloccato dal vescovo il 27 di ottobre e ufficialmente licenziato, sempre dallo stesso "uomo di chiesa", il 30 novembre, citando le sue infami opere diaboliche tra cui visitare bambini di strada in tarda serata, radunare troppi bambini e mamme sconosciute nel compound della chiesa e andare dalla polizia per cercare di liberare qualche giovane.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Cominciamo con...</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><b>1- Risparmiate i risparmiatori</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Una volta bandite, i gruppi di risparmio delle mamme, sotto consiglio/preghiera/ordine di Mattia, si sono dati alla macchia, o più precisamente prima al marciapiede fuori del cancello, poi al campo da calcio più vicino e infine, grazie ad Assistente Ildephonse, ad un edificio appena aperto, gestito dalle autorità di quartiere. Certo ne abbiamo perse decine e molte altre hanno perso costanza, ma il progetto e' sopravvissuto, pure alla notizia che a breve saremmo partiti, e recentemente le mamme hanno ritirato i loro risparmi per pagare la rette del primo trimestre del nuovo anno scolastico. Abbiamo dovuto intervenire finanziariamente (con l'aiuto di qualche avanzo di donazioni) per colmare un buco nei conti, dovuto all'errore madornale del povero Ildephonse, che, lasciato nelle mani delle mamme (per il nostro madornale errore di volerli rendere autonomi troppo presto), non ha seguito i quaderni-contabili ma in molte occasioni ha ascoltato le richieste, dando quindi più del dovuto. Comunque, dettagli negativi a parte (causati da inesperienza ed eccessiva fiducia), i numeri sono alquanto positivi: circa 250 mamme hanno risparmiato quasi un milione di franchi rwandesi (più di 1000euro), il che vuol dire che, come speravamo e ci aspettavamo, e nonostante la loro mancanza di fiducia nell'idea e la loro situazione economica disperata, sono riuscite, in media, a mandare un figlio a scuola attraverso i loro risparmi e non aiuti. Non c'e' da farsi prendere da facili entusiasmi, visto che di figli ne hanno ben di più e servono divisa, cartoleria e due altre rette, ma l'inizio e' decisamente incoraggiante.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Il problema e': rimarra' solo un inizio? Purtroppo, probabilmente si', visto che ce ne andiamo prima che il tutto fosse più stabile, ma di questo dovranno rispondere, al capo li' in alto, il vescovo e chi ci ha mandati e richiamati.</span></div>
<br />Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1204412326508747689.post-24645090462077808482016-02-20T10:23:00.001+00:002016-02-20T10:24:14.803+00:002015: finito!<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Si', ufficialmente da 50 giorni, ma ora anche per quanto riguarda <a href="http://leoniafricani.blogspot.com/p/foto_16.html">la nostra raccolta di foto</a>: ultimi 2 album per l'anno scorso, uno natalizio e uno natatorio!</span></div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1204412326508747689.post-31096587559723844732016-02-06T11:05:00.001+00:002016-02-06T11:05:48.122+00:00Aggiunte<div style="text-align: justify;">
Sappiamo bene che alcuni di voi sono ancora sotto farmaci dopo l'esaurimento nervoso e altri non si sono ancora ripresi dalla nausea causata dall'eccessiva esposizione a foto leonine, ma vi vogliamo talmente bene che abbiamo aggiunto altri quattro album per completare la sezione "vacanze d'agosto". Se non bastasse, ora c'e' anche un album dedicato alla "flora".</div>
<div style="text-align: justify;">
Se resistete, gustatevi quindi altre bellissime foto!</div>
<br />Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1204412326508747689.post-42882082166633911782016-01-22T06:03:00.001+00:002016-01-22T06:03:55.267+00:00Veniamo a trovarvi!Comunicato ufficiale: a fine febbraio lasciamo il Rwanda e torniamo in Italia, per almeno un mese, poi si vedrà.<br />
Nel frattempo, la nostra casella di posta scade a breve, per cui niente più posta, grazie.Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1204412326508747689.post-74135403805050349372016-01-15T18:35:00.000+00:002016-01-15T18:35:26.458+00:00Ultime notizie<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Prima di Natale vi avevamo dato tristi <a href="http://leoniafricani.blogspot.com/2015/12/aggiornamenti-pre-natalizi.html">aggiornamenti tecnici</a> e per cominciare l'anno nuovo avevamo invece commentato in maniera più sentimentale l'<a href="http://leoniafricani.blogspot.com/2016/01/buon-anno-nuovo.html">anno passato</a>. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Che stiamo facendo ora? Le vacanze/formazione-fisioterapisti sono andate molto bene, su entrambi i fronti, e da una settimana siamo di nuovo a casa a Kigali e la buona notizia e' che abbiamo vinto la nostra piccola ma importante battaglia e hanno quindi accettato di farci stare qui fino a fine febbraio, anziché scacciarci in fretta, cosi' i bambini possono finire il secondo trimestre, a cui tenevano molto, e noi abbiamo tempo di sistemare un paio di cose amministrative, prenderci il tempo per riorganizzare la nostra vita e magari anche concludere o re-indirizzare qualche aspetto del nostro lavoro, come progetti di cucito di alcune mamme, altri corsi di formazione su Paper Furniture (costruzione di ausili in cartone) e un po' di sostegno ragazzi (tra cui serate di scacchi al bar)...</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Ancora non abbiamo deciso cosa faremo, e soprattutto dove andremo </span><span style="font-size: large;">da inizio marzo</span><span style="font-size: large;"> (continuare qui da soli? cercare un'altra missione in altri lidi? </span><span style="font-size: large;">tornare in Irlanda?)</span><span style="font-size: large;">, ma a breve dovremo pur scegliere, per cui vi metteremo al corrente tra non molto.</span></div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1204412326508747689.post-33304923899781615292016-01-12T12:50:00.002+00:002016-01-12T12:50:47.417+00:00Regalissimo<div style="text-align: justify;">
Per tutti i nostri lettori, dopo aver subito fiumi di parole e voci, ecco <a href="http://leoniafricani.blogspot.com/p/foto_16.html">una valanga di immagini</a>: tutto un anno di famiglia, lavoro, vacanze, scene locali, persone, visite... ce n'e' per tutti i gusti!</div>
<div style="text-align: center;">
<b><span style="color: red;">BUON DIVERTIMENTO</span></b></div>
<div style="text-align: center;">
<b><span style="color: red;"><br /></span></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>Caldamente suggerito per curare noia, depressione invernale, claustrofobia, nostalgia dei leocini (?), disperazione da mancanza di viaggi, esaurimento da lettura di blog, etc. </i></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;"><i><br /></i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;"><i>(Si consiglia un'assunzione regolare: non più di uno/due album al giorno, da continuare per un mese o due; dosi eccessive potrebbero causare nausee e cefalee; l'interruzione della cura prima della conclusione potrebbe arrecare seri danni al sistema emotivo e relazionale).</i></span></div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1204412326508747689.post-26499972355833666822016-01-02T00:38:00.001+00:002016-01-02T00:38:50.651+00:00Buon anno nuovo!<div style="text-align: justify;">
Si', ma prima di tutto, c'e' da rendere conto: che abbiamo fatto nel 2015?</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Abbiamo lavorato tanto, per tante persone, per persone tanto povere: per bambini e mamme, disabili e nullatenenti, ragazzi di strada e pure un ubriaco e una prostituta... e, come ci hanno detto, questa e' stata la ragione per cui la chiesa non ci ha accettato: "avete lavorato per noi, non per loro". </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Abbiamo provato a vivere con i poveri, passeggiando per le loro aree, comprando cibo ai loro mercati, negozietti e venditori ambulanti, sforzandoci di parlare la loro lingua, facendo del nostro meglio, e non e' andata male, nonostante i nostri errori, come continuare a vivere da occidentali (sicuramente non tanto, ma sempre troppo), mandare i bambini a una scuola privata super-costosa, guidare la nostra macchina, giocare a tennis e mangiare assai meglio di loro.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Abbiamo provato a "fare del bene": abbiamo mandato a scuola una folla di ragazzi (dalle elementari alle superiori o a centri di formazione), ne abbiamo reinseriti alcuni in famiglia (con qualche successo), abbiamo insegnato loro (più scacchi che inglese), li abbiamo fatti cantare (Gospel, non solo bella musica, ma fede-in-musica), abbiamo salvato alcune famiglie dalla loro sopravvivenza disperata in città riportandole in campagna, abbiamo dato ai giovani un sacco di sport&ripetizioni e pure pronto-soccorso&cibo, abbiamo organizzato serate di danza cristiana moderna e di incontri biblici, abbiamo avuto figli adottivi per qualche mese, abbiamo portato giovani in Chiesa (finche' la "chiesa" non li ha esclusi), abbiamo spiegato che la disabilita' e' un problema da affrontare, non una maledizione da nascondere, abbiamo formato i genitori su come prendersi cura dei loro figli "speciali", li abbiamo fisio-curati, abbiamo finanziato piccole attività, abbiamo prodotto per loro ausili di cartone (e cominciato ad insegnare loro come farli), li abbiamo organizzati in una piccola cooperativa o in numerosi gruppi di risparmio, abbiamo trovato mercato per il loro artigianato e commissionato lavori di cucito.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
E com'e' andata, in questo 2015?</div>
<div style="text-align: justify;">
E' stata dura,</div>
<div style="text-align: justify;">
perché la chiesa non ci ha mai sostenuto e spesso e' andata contro di noi, perché il Rwanda non e' una nazione facile (per il presente travagliato, più che il passato e per la dipendenza da aiuti) e i Ruandesi non sono gente facile (per l'abitudine a mentire e la tendenza a dare l'aiuto per scontato); perché essere bianchi e ricchi rende le cose difficili (la prima non e' colpa nostra, ma la razza e' un problema ovunque - la seconda si' e stiamo cercando di rimediare ma e' lunga e le percezioni non cambiano in fretta); perché la lingua e' difficile (e questo e' un fatto, come lo e' che avremmo potuto studiare di più); perché abbiamo dovuto imparare e riaggiustare il nostro lavoro su base giornaliera; perché la povertà e' dura da digerire e una famiglia non la sistema in un anno</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
E' stato bello,</div>
<div style="text-align: justify;">
perche' il clima e' tra i migliori al mondo e la frutta pure; perché i bambini si sono ambientati bene e sono stati sempre felici, a casa, a scuola (dove hanno fatto amicizia e imparato molto) e al campo da calcio, dove hanno giocato con i bambini locali; perché abbiamo trovato qualche amico, un paio di persone che ci hanno aiutato e molte altre che hanno apprezzato il nostro operato; perché le corte vacanze estive e queste lunghe di Natale sono state molto belle, tra gli animali e le piante dei parchi nazionali (savana e giungla) e la bellezza e il divertimento del lago Kivu; perché abbiamo avuto ospiti che ci hanno dato forza e coraggio confermando la validità del nostro approccio; perché i giovani, i disabili e tutti i loro genitori sono una compagnia stancante ma piacevole.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
E' stato fantastico,</div>
<div style="text-align: justify;">
perche' non ci siamo mai sentiti cosi' benedetti ("Imana ibahe mugisha/Dio ti benedica", spesso frase fatta ma molte volte sentita), cosi' realizzati, cosi' necessari e utili ("c'e' qualcuno che ci da speranza e aiuto per il futuro), cosi' in comunione con Lui ("Gesu' tornato per i ragazzi di strada"); perché i bambini sono stati il nostro sostegno più grande, dimostrandosi forti, giusti e saldi nella fede; perché abbiamo imparato tanto su di Lui (l'abbiamo visto nella gente, abbiamo sentito la sua voce con forza, abbiamo sentito la sua mano accompagnarci, abbiamo capito cosa vuol dire seguirlo), su di noi (cosa siamo, cosa possiamo fare, cosa dobbiamo fare), su povertà, storia, aiuti, giustizia, uguaglianza.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
E' stato terribilmente brutto,</div>
<div style="text-align: justify;">
perche' scacciare mamme e bambini e' quanto di peggio vi possa capitare; perché lo stress ti colpisce in tanti modi (dal modo di relazionarti allo stomaco...); perché eravamo venuti credendo che lavorare con una chiesa avrebbe aiutato ad evitare approcci sbagliati e invece e' stata proprio questa collaborazione che ha reso tutto cosi' difficile; perché chi ci ha inviato ci ha deluso e abbandonato, non avendo mai considerato o rispettato il nostro lavoro, non avendo mai preso le nostre parti o difeso il nostro approccio Cristiano e avendoci alla fine trattati da semplici impiegati o peggio da pacchi postali per cui organizzare spedizioni e voli.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
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E ora, guardiamo al 2016:</div>
<div style="text-align: justify;">
un anno incerto, speriamo migliore, sicuramente positivo se resteremo uniti, certamente un ottimo anno se riusciremo a scoprire la Sua via e seguirla fino in fondo, con abbandono di fede.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
A tutti voi, un grande augurio per un anno speciale, senza paure:</div>
<div style="text-align: justify;">
senza paura di fare quello che siamo chiamati a fare;</div>
<div style="text-align: justify;">
senza paura di fare quello che sappiamo essere giusto, a qualsiasi prezzo;</div>
<div style="text-align: justify;">
senza paura di cio' che e' nuovo, diverso, difficile;</div>
<div style="text-align: justify;">
senza paura di essere rifiutati, attaccati, bloccati per il bene che facciamo.</div>
Unknownnoreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-1204412326508747689.post-48912553219566281822015-12-24T22:23:00.002+00:002015-12-24T22:23:35.732+00:00Tradizioni natalizie<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">C'e' chi ha menu particolari, chi va al cinema, chi va a messa, chi impacchetta i regali in maniera speciale... noi facciamo di meglio: noi abbiamo una vigilia tutta particolare, con piccoletto che vomita! Si', sono ormai due anni di fila, per cui si può chiamare tradizione, giusto?</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Se vi aspettavate qualcosa di un po' più carino come messaggio natalizio, perché non andate su Soundcloud (vedere barra in alto) per sentire i nostri auguri?</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Se proprio non volete (perche' mai?), ecco qui:</span></div>
<br />
<div style="text-align: center;">
<b><span style="color: red; font-size: x-large;">BUON NATALE!</span></b></div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1204412326508747689.post-66465622075245869902015-12-24T20:27:00.002+00:002015-12-24T20:27:53.551+00:00Aggiornamenti pre-natalizi<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Con grande ritardo, ecco un aggiornamento sulla nostra situazione: per esigenze di chiarezza e brevità (?), cercheremo di rimanere strettamente legati ai fatti, per quanto possibile, lasciando i commenti per un'altra occasione.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Come avrete colto da altri testi qui sotto e/o ascoltando i nostri racconti (su soundcloud, vedere barra in alto), le cose non vanno per niente bene qui, e da un bel po'.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Mattia e' stato bloccato dal continuare il suo ottimo lavoro con bambini, giovani e mamme alla fine di Ottobre e si e' quindi licenziato, perché non può lavorare con/per un'organizzazione per caccia mamme e bambini dai propri (e nostri!) spazi. Le dimissioni non sono state accettate, ma dopo un mese di snervante attesa della visita, teoricamente risolutrice, della nostra coordinatrice, il risultato non e' stato altro che dover ascoltare il vescovo licenziare Mattia, citando come ragioni il fatto che va negli slum e perfino alla polizia (non per essere arrestato, ma per spingere per il rilascio di giovani) e che raccoglie troppe mamme e bambini, tutti sconosciuti: se tutto ciò e' sbagliato, allora va bene essere licenziati; purtroppo, la nostra organizzazione ha semplicemente accettato la decisione del vescovo e, per farci cadere dalla padella nella brace, ha deciso di licenziare anche Elena, "di conseguenza, il che vuol dire che entrambi i nostri contratti sono stati chiusi, anche se, nonostante tutti i problemi e frustrazioni lei era disposta a continuare il suo lavoro, la Chiesa non aveva niente in contrario e noi eravamo pronti a continuare con un contratto solo e/o a cercare alternative, come essere spostati in altri centri gestiti dalla Chiesa, per mantenere viva la partnership senza gli scontri continui che stavamo affrontando qui a Kigali.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Non solo hanno abbandonato Mattia senza dire una parola e licenziato Elena senza nessuna vera ragione, ma si aspettano anche che ce ne andiamo "immediatamente" o "quanto prima"; pero', non essendo pacchi postali ma un famiglia, stiamo cercando di rimanere il più a lungo possibile, per gestire il cambio verso un futuro incerto nel modo migliore, prendendoci tutto il tempo necessario, anche per finire in maniera almeno decente quello che abbiamo cominciato e su cui abbiamo lavorato con passione per quasi un anno.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Al momento stiamo discutendo della nostra data di partenza ed e' difficile capire cosa davvero vogliamo o cosa sentiamo che dovremmo o potremmo fare nel prossimo futuro, quindi non siamo ancora in grado di dirvi niente di più specifico.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Nel frattempo, per sfuggire all'esaurimento nervoso, abbiamo seguito i nostri programmi pre-disastro e ora che i bambini hanno finito scuola per Natale, siamo scappati da Kigali per trovare rifugio a Kibogora, un paesino a ovest, sulle meravigliose sponde del Lago Kivu, dove la chiesa metodista ha fondato un ospedale decenni fa; abitiamo in una casa parte di un gruppo di abitazioni per famiglie missionarie, per fare un po' di necessaria vacanza e perché Elena passi alcuni giorni (prima di Natale e ad inizio anno) ad insegnare Paper Furniture ai fisioterapisti dell'ospedale, perché possano creare ausili con carta e cartone, e colla fatta in casa.</span></div>
<span style="font-size: large;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi8mGhPHHn1H-OIvVl7iThjR6t8yNVYc7MP1_xkaLRmU7eRlbQ9lqcWvcb7rJAN5P1_tQdOMrXYvFcMUqbhDG8sNnoAuk7ZTGjd4LoX_We3K1VqvZb8nmQ5PCbJbI4j-7RjH-KY3SLPYC3G/s1600/DSC_0029.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="265" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi8mGhPHHn1H-OIvVl7iThjR6t8yNVYc7MP1_xkaLRmU7eRlbQ9lqcWvcb7rJAN5P1_tQdOMrXYvFcMUqbhDG8sNnoAuk7ZTGjd4LoX_We3K1VqvZb8nmQ5PCbJbI4j-7RjH-KY3SLPYC3G/s400/DSC_0029.jpg" width="400" /></a></div>
</span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />Unknownnoreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-1204412326508747689.post-22385854694186997562015-11-08T10:28:00.001+00:002015-11-08T10:28:29.179+00:00Se non ci ascoltate...<div style="text-align: justify;">
.<span style="font-size: large;">..almeno potete leggere!</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Chi ancora non ci segue su <a href="http://www.soundcloud.com/">soundcloud</a> (Leoni Africani), può scoprire qui le ultime tristi novita' della nostra missione, in particolare quella di Mattia (ma con parole di Elena, così non potete incolparlo).</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Poco meno di due settimane fa, abbiamo avuto un incontro con il vescovo e altri rappresentanti della Chiesa (a nostra insaputa) con cui lavoriamo qui in Rwanda, ma e' stato più un'imboscata che un incontro: avevano già deciso di bloccare il lavoro di Mattia con i bambini poveri e le mamme e una volta stufi di discutere hanno semplicemente usato la carta dell'autorità.</span></div>
<div class="" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><br class="" /></span></div>
<div class="" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">A niente sono servite le spiegazioni di Mattia, perché tanto li aveva già informati con svariati rapporti (e incontri) su quello che stava facendo e il vescovo aveva sempre dichiarato che erano tutte buone attività, ma nonostante Mattia cercasse di coinvolgere la chiesa, loro invece hanno progressivamente chiuso le porte (letteralmente, chiudendo le sue attività fuori dalla scuola in cui le teneva), fino ad arrivare a ordinargli di smettere, finendo nell'assurdo di dirci che casa nostra e' nel compound della Chiesa per cui possono decidere chi puo' venire e chi no, visto che da un po' facevamo tutto nel nostro giardino, sport mattutino, lezioni pomeridiane e gruppi giovani serali. </span></div>
<div class="" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Non importa quanta gente stiamo aiutando, e portando vicino alla Chiesa, quello a cui sembrano interessati sono l'apparenza dei bambini poveri (con risatine sui loro vestiti) e svariate scuse di sicurezza...</span></div>
<div class="" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Sono state settimane alquanto dure, con lacrime, frustrazione e tanta tristezza a vedere le facce dei bambini che non capiscono perché non possono più venire a fare sport e lezione e che chiedono quando potranno tornare, la preoccupazione della mamme che non possono più incontrarsi a fianco alla chiesa per imparare a risparmiare per mandare i figli a scuola l'anno prossimo, i ragazzi ora lasciati in balia della strada ogni sera, anziche' venire a cantare, ballare, scrivere, imparare inglese, studiare la Bibbia...</span></div>
<div class="" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Sappiamo di aver aiutato già tanta gente da quando siamo qui, ma Mattia si sentiva chiamato a servire gli ultimi, in particolare bambini e mamme e ora tutto ciò gli e' stato tolto...</span></div>
<div class="" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Ora siamo in limbo: abbiamo accettato con umiltà quanto ci e' stato ordinato e dobbiamo aspettare fino a fine mese la visita della nostra coordinatrice dall'Inghilterra e Dio solo sa come andranno le cose. Qui continuano a dire che con il lavoro di Elena va tutto bene, ma anche lei ha avuto svariati problemi, continuamente.</span></div>
<div class="" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Tutta la relazione con questa "Chiesa" sta traballando, perché non riusciamo ad andare a messa, con in più i bambini, in una Chiesa che rifiuta, esclude e discrimina i bisognosi: non possiamo nemmeno chiamarla Chiesa. Così stiamo cercando altri posti e ultimamente stiamo andando dagli Anglicani, dove tra l'altro conosciamo un ragazzo locale appena tornato dai suoi studi religiosi in Inghilterra, nel college dove siamo stati per tre mesi prima di venire qui.</span></div>
<div apple-content-edited="true" class="">
<div class="" style="-webkit-line-break: after-white-space; -webkit-nbsp-mode: space; word-wrap: break-word;">
<div class="" style="-webkit-line-break: after-white-space; -webkit-nbsp-mode: space; word-wrap: break-word;">
<div class="" style="-webkit-line-break: after-white-space; -webkit-nbsp-mode: space; word-wrap: break-word;">
<div>
<br /></div>
</div>
</div>
</div>
</div>
</div>
Unknownnoreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-1204412326508747689.post-62957740529216677412015-10-29T07:49:00.002+00:002015-10-29T07:49:55.431+00:00Mille scuse...<div style="text-align: justify;">
...a tutti (?) quelli che ricevono i nostri post via email e che recentemente si sono ritrovati con due post lunghissimi e vecchissimi su Amizero (scuola per disabili) e bambini di strada: stavamo ripulendo il blog e abbiamo trasformato due pagine ormai non più rilevanti in post datati Marzo, senza renderci conto che vi sarebbero stati spediti lo stesso.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Se potete perdonarci e siete ancora interessati, vi ricordiamo che ora potete anche ascoltarci su </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="http://www.soundcloud.com/">www.soundcloud.com</a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
cercando ("search") LEONI AFRICANI.</div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1204412326508747689.post-2753524376505232872015-10-25T13:50:00.002+00:002015-10-25T13:50:35.422+00:00Rwanda...<div style="text-align: justify;">
...nazione famosa per il genocidio, ma oggi, 21 anni dopo, lodata ovunque per come si e' ripresa, in particolare per il processo di riconciliazione e la straordinaria crescita economica, che va di pari passo con livelli di sicurezza e da primato. Ma come appare tutto ciò a chi ci vive da ormai 10 mesi?</div>
<div style="text-align: justify;">
Il processo di riconciliazione sembra un gran successo e davvero alcune storie di perdono sono tra le più forti e positive che mai si possano sentire, ma senza verità sulla storia recente non si puo' ottenere vera riconciliazione (per studiare un po' di verità, guardate <a href="https://vimeo.com/107867605">questo documentario</a>, in inglese, della BBC, uscito a ottobre scorso); la stabilita' politica e la sicurezza quotidiana saranno molto attraenti per gli investitori stranieri, ma non sono il risultato di una vera soluzione dei problemi e non si può creare una società sana a partire da una falsa democrazia, dal nazionalismo e dal blocco di qualsiasi forma di protesta, ottenuto instillando paura grazie alla presenza discreta ma onnipresente dell'apparato militare; la tanto lodata unita' e l'assenza di riferimenti alle etnie sembrano solo una copertura per uno sviluppo post-genocidio che si e' invece delineato su chiare basi etniche, come si capisce facilmente se si pensa che solo una parte della popolazione e' stata "vittima" e ha quindi avuto diritto agli aiuti, distribuiti dalla stessa parte, visto che erano anche i vincitori e quindi al potere; la crescita economica appare fantastica ed incoraggiante e davvero non c'e' villaggio senza una scuola e un centro medico a distanza decente, ma l'inuguaglianza e' alta quanto i nuovi grattacieli, che continuano a crescere a fianco a quartieri poverissimi e sono circondati dai SUV dei ricchi (occidentali e africani), in forte contrasto con le carriole stracariche di taniche piene d'acqua spinte su per le colline dai poveri che non possono nemmeno permettersi di pagare le tasse scolastiche e sono quindi considerati da molti, comprese autorità religiose a noi vicine, dei genitori irresponsabili da istruire su come prendersi cura dei figli, magari mentre non sono in prigione per aver provato a raccimolare qualche soldo per sopravvivere vendendo frutta o verdura dai cesti che portano in testa...</div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1204412326508747689.post-15229023440166138102015-10-25T13:24:00.001+00:002015-10-25T13:25:05.108+00:00Il ruggito dei Leoni......e' ora ascoltabile su<br />
<br />
<a href="http://www.soundcloud.com/">www.soundcloud.com</a><br />
<br />
cercando ("search") LEONI AFRICANI<br />
<br />
Buon ascolto!Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1204412326508747689.post-25405767459276225152015-10-05T10:05:00.005+01:002015-10-05T10:05:52.152+01:00Auguri...GIACOMO!<br />
<br />
Il blog si e' perso quello di Michele (che potete recuperare con <a href="https://www.icloud.com/sharedalbum/#B0GGq6kMgGcnLTE">qualche foto qui</a>), ma eccoci qui a festeggiare il 31esimo compleanno del fratelloziocognato americano, che invece e' in foto qui sotto...<br />
<br />
<br />Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1204412326508747689.post-55382700189348415892015-05-28T22:28:00.002+01:002015-05-28T22:40:08.527+01:00Si offrono dottori in tutte le salse...<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMRqUg5uRPpmFKo8AXrUVQPRytTNlzNvb-4x71io61w8S3PG0VZdGxjvr8kkm4WNBJjWlUQN1QZDHKc4qoH7zlQzPe_B7P5_KS-FqQ8pgLCFrVmfQYpNGB1UY4vmk5fTpR3cdxGUPG37VK/s1600/IMG_0070.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMRqUg5uRPpmFKo8AXrUVQPRytTNlzNvb-4x71io61w8S3PG0VZdGxjvr8kkm4WNBJjWlUQN1QZDHKc4qoH7zlQzPe_B7P5_KS-FqQ8pgLCFrVmfQYpNGB1UY4vmk5fTpR3cdxGUPG37VK/s320/IMG_0070.jpeg" width="240" /></a> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjKQZSXiLAD8kKLY0_3Rr7nepaoi2-e5liY0XO6LxQ1t4Wx5tlQNB3A8gvPQowpzt8Ibn1sNJ_Tjy1VTD9zZZtukqAaPhyphenhyphenkZrFt3sedQvjWgyJMGLBEoj94zbq1wGUHr7uote4Fp42PRhYV/s1600/DSC_0091.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjKQZSXiLAD8kKLY0_3Rr7nepaoi2-e5liY0XO6LxQ1t4Wx5tlQNB3A8gvPQowpzt8Ibn1sNJ_Tjy1VTD9zZZtukqAaPhyphenhyphenkZrFt3sedQvjWgyJMGLBEoj94zbq1wGUHr7uote4Fp42PRhYV/s320/DSC_0091.jpg" width="212" /></a></div>
Uno "vero",<br />
massimo orgoglio di famiglia,<br />
dottore ("dottorato") alla <span style="color: #cc0000;"><b>Boston University</b></span> (!!!),<br />
in tempi da primato,<br />
con complimenti a pioggia (e non solo per gli occhiali)...<br />
<div style="text-align: right;">
<br /></div>
<div style="text-align: right;">
e uno ridicolo</div>
<div style="text-align: right;">
(tutta 'sta pagliacciata per passare dalla materna, </div>
<div style="text-align: right;">
per quanto vera pre-scuola alle elementari?), </div>
<div style="text-align: right;">
ma bellissimo e felicissimo </div>
<div style="text-align: right;">
(sorrisi e bellezza da gustare <a href="https://www.icloud.com/sharedalbum/#B0GJHciePJPBcTS">qui</a>)!</div>
<div style="text-align: right;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
In comune?</div>
<div style="text-align: justify;">
L'essere i più belli del gruppo, gli affascinanti vestiti in affitto, la cerimonia noioserrima...</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
P.S.</div>
<div style="text-align: justify;">
Per l'altro studente, Michele, niente cerimonie, ma una pagella spettacolare (tutte A a parte B in Kinyarwanda), soprattutto considerando che ha dovuto "inseguire" per mesi essendo arrivato a meta' anno da un livello molto più basso.</div>
<div style="text-align: justify;">
Per Anna, invece, aspettiamo un paio d'anni per farle altre congratulazioni "vere"!</div>
Unknownnoreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-1204412326508747689.post-22028692226591609932015-05-28T21:59:00.002+01:002015-05-28T21:59:30.459+01:00Auguri......MammaElena!<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi1wyi4XSg_npdSF3_i_PqxGnY4Q-7h9s8RTTB-FA2wzLKO9mCQxylvmih_7V5PC0HBy4DwyhVc-Z_ND5i2Oa8GZyx-J-8Y5XnRHV4123hY8V0oLAuOrm5pTCioVS-hW8ce5_HCUIusrsE/s1600/DSC_0019.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="265" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi1wyi4XSg_npdSF3_i_PqxGnY4Q-7h9s8RTTB-FA2wzLKO9mCQxylvmih_7V5PC0HBy4DwyhVc-Z_ND5i2Oa8GZyx-J-8Y5XnRHV4123hY8V0oLAuOrm5pTCioVS-hW8ce5_HCUIusrsE/s400/DSC_0019.JPG" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;">(si', e' ancora giovane, ma no, non ne ha 7: le candeline indicano 3 (bianche) e 4 (blu) = 34)</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;">(la torta che SI e' fatta (papa' troppo stanco e occupato) e' cosi' buona e cioccolatosa che Michele l'ha già prenotata per il suo compleanno)</span></div>
Regali?<br />
- un pacchetto di burro (non margarina, che compriamo di solito visto che quello vero ha un prezzo offensivo per i livelli di vita delle persone per cui lavoriamo)<br />
- pizza al ristorante italiano (regalo alquanto apprezzato anche dai piccoli, che pero' l'hanno ben meritato per il gran lavoro delle decorazioni che attraversano il soggiorno nella foto sotto)<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiWaVQSM1QN4hMB08_xrpE4F8fpvsV7ewuhwBXO1HesQvQ1vHZ9Bf68yuBXxfne4Rqp1yhuTZY8dbtrw4MNxkPG-DdEzW_PA2x4SnsREkzKF7kJNPYKiYJvF-rKUiCw7G-Q2zS_jgan3oo/s1600/DSC_0021.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="212" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiWaVQSM1QN4hMB08_xrpE4F8fpvsV7ewuhwBXO1HesQvQ1vHZ9Bf68yuBXxfne4Rqp1yhuTZY8dbtrw4MNxkPG-DdEzW_PA2x4SnsREkzKF7kJNPYKiYJvF-rKUiCw7G-Q2zS_jgan3oo/s320/DSC_0021.JPG" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
Un grazie collettivo a tutti per gli auguri, in particolare alle due famiglie, con nonnoPatrizio che chiama anche il giorno prima (non si sa mai) e i leoncini d'america tutti riuniti e non distratti dai grandi festeggiamenti del dottorato!</div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1204412326508747689.post-13497930198113547092015-05-23T10:49:00.001+01:002015-05-23T10:49:14.522+01:00messaggio rassicurante<div style="text-align: justify;">
Chi segue le notizie internazionali e ha una minima conoscenza geografica dell'Africa, potrebbe essere preoccupato che i problemi in Burundi si diffondano in Rwanda e a ragione, perché effettivamente quello che succede in uno di questi due minuscoli stati adiacenti ha sempre un effetto sull'altro, ma per adesso possiamo garantirvi che qui non c'e' da preoccuparsi assolutamente, e non potrebbe essere diversamente visto che con il regime pressoché dit...riale che vige, qui non c'e' spazio alcuno per proteste, sommosse, rivolte, colpi di stato o la benché minima forma di attivismo civico (ragione per i puntini in mezzo alla parola, tanto per non far preoccupare la moglie) per lo meno fino alle prossime elezioni (2017), quando lo stesso problema alla base dell'instabilita' del Burundi si presenterà anche qui (terzo mandato o no?).</div>
<div style="text-align: justify;">
Nel frattempo, il vero problema sono i rifugiati: per loro stessi, passati dalla povertà del Burundi ai campi profughi o alla pura sopravvivenza, e per le nazioni circostanti che li devono assorbire, in particolare il Rwanda, che e' già sovrappopolato...</div>
<div style="text-align: justify;">
Se vi interessa sapere di più, con racconti dall'interno, sulla situazione dei nostri fratelli ancor più disgraziati a sud del confine, consigliamo (agli anglofoni) di andare alla <a href="http://leoniafricani.blogspot.com/p/collegament.html">pagina dei link</a> e scoprire il blog di <a href="http://www.simonguillebaud.com/">Simon</a>, un missionario dal gran cuore e grandi risultati che conosciamo vagamente ma ammiriamo alquanto .</div>
Unknownnoreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-1204412326508747689.post-10169718491119175462015-05-23T10:31:00.002+01:002015-05-23T10:31:34.823+01:00MAPPA (Magnifici Acrostici Per Progetti Affascinanti... in inglese) di dove stiamo andando al momento<div style="text-align: justify;">
Ecco i nuovi nomi e relative spiegazioni dei nostri progetti, alcuni già avviati (anche se ancora in fase di collaudo), altri appena all'inizio, altri che stanno per partire</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><span style="color: red;">Y.E.A.S.T. </span></b></div>
<div style="text-align: justify;">
=<i> Youth Empowerment: Arise from the Street and be Transformed</i><br />
<i>(Sviluppo giovani: alzati dalla strada e fatti trasformare)</i><br />
<br />
Incontri serali, ogni giorno, per giovani poveri, alcuni a cui paghiamo la scuola, altri che mandiamo in centri professionali, altri a cui abbiamo fatto partire un lavoro, altri che sperano in aiuto futuro, altri che semplicemente apprezzano il gruppo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Attivita': </div>
<div style="text-align: justify;">
- INGLESE (con Mattia, per aiutare gli studenti e insegnarlo a quelli non a scuola)</div>
<div style="text-align: justify;">
- INFORMATICA (con Norbert, il fratello-padre - nell'aula computer di Amizero, dotata da un'organizzazione tedesca anni fa e usata molto poco dalla scuola per disabili)</div>
<div style="text-align: justify;">
- KINYARWANDA (perche' imparino a leggere e scrivere meglio nella loro lingua - con Ildephons, l'assistente, pagato, di Mattia; era la nostra guardia, ma l'abbiamo liberato da quel lavoro inutile e schiavista grazie a questo nuovo ruolo)</div>
<div style="text-align: justify;">
- SCACCHI (non solo per il gusto del gioco, ma per insegnare loro a pensare, cosa completamente assente dal sistema educativo - con Mattia, visto che il vero esperto di famiglia, Mr.PhD e' un po' troppo lontano per aiutare - tornei a breve!)<br />
- GOSPEL CHOIR (con Elena, ovviamente! - per imparare canzoni per la messa in Inglese che gestisce Mattia e magari presto anche per la messa principale)</div>
<div style="text-align: justify;">
- BALLO (danze cristiane, da messa - con alcuni ballerini assai bravi, parte del gruppo danza della chiesa)</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Attualmente abbiamo circa 25 persone a sera, con un totale di circa 35<br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: red;"><b>GO.R.I.L.L.A.S</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>= GOod results In Life, Learning And Sport</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>(buoni risultati nella vita, l'apprendimento e lo sport)</i><br />
<br />
Programma per bambini, con sport al mattino (cose semplici, nel nostro giardino) e lezioni al pomeriggio (Inglese con Mattia, Kinyarwanda e Matematica con Ildephonse, così imparano anziché far solo fatica con la lingua), perché scuola funziona a turni; in questo modo, non solo li aiutiamo a migliorare i risultati scolastici e li facciamo divertire e allenare, ma anche gli diamo qualcosa da fare anziché stare a casa o peggio per strada (anche se per alcuni e' difficile sfuggire alle faccende domestiche, per cui la mattina non sempre vengono in tanti)<br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Numeri: 10-15 di mattina, 20-25 al pomeriggio; totale oltre 60</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><span style="color: red;">I.S.A.I.A.H</span></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>= I Study And I Also Help</i><br />
<i>(ISAIA: Io studio, anche io aiuto)</i><br />
<i><br /></i>
Alcuni di voi conosceranno già i programmi di "work for food" (cibo in cambio di lavoro) che varie organizzazioni hanno fatto partire nei paesi più poveri, specialmente in casi di carestia, per far si' che la gente si guadagni gli aiuti piuttosto che riceverli come mendicanti e al tempo stesso contribuiscano allo sviluppo della comunità lavorando su progetti comunitari (costruire-riparare scuole, strade, chiese...)<br />
Bene, ecco a voi la versione "scuola in cambio di lavoro": 10 ragazzi che stanno facendo formazione professionale, più un paio a cui paghiamo il corso per la patente, vengono un paio di pomeriggi la settimana a lavorare, o per nostri progetti (stanza fisioterapia: trasporto sassi per il cemento, pittura muri e pavimento, verniciatura soffitto; container per paper-furniture: svuotamento, pulizia, pittura, installazione serratura; assemblaggio sedie a rotelle...) o nel nostro giardino (così non dobbiamo pagare più il giardiniere e usiamo quei soldi per la loro scuola).</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><span style="color: red;">F.R.E.E.</span></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>= Families Rejoicing in Economic Empowerment</i><br />
<i>(Famiglie che gioiscono nello sviluppo economico)</i><br />
<br />
La gioia magari e' lontana, ma almeno ci piacerebbe provare a migliorare la vita delle famiglie dei bambini a cui paghiamo la scuola; considerando che molte hanno da pagare l'affitto e da sfamare molti figli, il progetto non puo' risolvere tutti le loro difficoltà' finanziarie, ma l'idea e' di renderle auto-sufficienti almeno per quello per cui invece stiamo pagando noi, cioè tasse scolastiche e cartoleria; una volta avviate, cioè quando siamo sicuri che le piccole attività economiche funzionino davvero, le incoraggeremo, con formazione e incentivi, a risparmiare piccole somme ogni giorno, in modo da avere i fondi per la scuola quando comincia il prossimo trimestre o anno, visto che al momento, come e' comprensibile e come e' comune nei paesi poveri, la gente non ha nessun concetto di pianificazione economica.<br />
Attivita' che vogliamo offrire (alcuni esperimento sono appena iniziati), fornendo il materiale iniziale e qualche consiglio:<br />
animali = una capra (per vendere i capretti) e/o qualche gallina (per mangiare/vendere uova)<br />
bicicletta = per lavorare nel settore trasporti (persone o cose)<br />
commercio = rivendita di cibo (prodotti di base: farina, riso, zucchero...) da casa, servendo il vicinato<br />
carbonella = rivendita di combustibile da cucina<br />
cucina = preparare e vendere tortine e altro cibo che i locali comprano regolarmente in giro<br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Come si capisce, abbiamo bisogno di fondi per questo progetto, per cui, se vi piace, cominciate a pensare se potete aiutare e presto vi potremo dare dettagli dei costi di ogni progetto (pressapoco 50 euro); crediamo proprio che questa sia la strada giusta, perché crea sviluppo anziché fornire aiuto: se funziona, il modello prevede un aiuto unico, iniziale, non una fornitura costante di cibo, cartoleria, vestiti, tasse scolastiche, spese mediche...</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><span style="color: red;">C.H.O.C.O.L.A.T.E.</span></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>= Capernaum House of Children Only Less Able Though Extraordinary</i><br />
<i>(Casa di Cafarnao per bambini solo un po' meno abili ma straordinari)</i><br />
<i><br /></i>
Vi ricordate la casa il cui tetto era stato rimosso dagli amici del paralitico per far passare la sua barella, cosicché Gesu' potesse incontrarlo e guarirlo? Ecco a cosa stavamo pensando quando abbiamo scelto il nome della nuova stanza di fisioterapia (inaugurazione a presto), perché vorremmo usarla non solo per trattare pazienti (ci sono già servizi di fisioterapia in giro, anche se costosi, per cui non vogliamo rimpiazzare l'esistente e fornire servizi economici o gratuiti, altrimenti e' solo un'altra forma di aiuto non sostenibile), ma soprattutto per fornire formazione ai genitori (progetto iniziato qualche settimana fa), agli insegnanti (come sopra) e soprattutto formazione per riabilitazione a livello comunitario (formando famiglie, amici e membri della comunità perché possano individuare, consigliare e aiutare i disabili dell'area) e magari anche far partire una specie di cooperativa per famiglie con figli disabili, perché si aiutino gli uni con gli altri, non solo con consigli ma anche economicamente, anche grazie al laboratorio di paper-furniture dove potranno costruire sia ausili economici, quasi gratuiti, per i propri figli, che altri oggetti da vendere.</div>
Unknownnoreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-1204412326508747689.post-35020639375065469182015-05-17T05:30:00.000+01:002015-05-17T05:30:00.105+01:00Grazie......a tutti degli auguri di compleanno!<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh5p9DSkO8_E2mxa2YEkA7J9niJe_arq3bKTq5BFPH0I_j85Zc5_DLIln5T9Onxm4QVHm9rg_zbM-4S-LLYYgE15JotykLau_6h0EnJFHzCoe0S84lyJfWqQuvXR3UTE6R29zijE7zf5dxR/s1600/DSC_0019.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="265" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh5p9DSkO8_E2mxa2YEkA7J9niJe_arq3bKTq5BFPH0I_j85Zc5_DLIln5T9Onxm4QVHm9rg_zbM-4S-LLYYgE15JotykLau_6h0EnJFHzCoe0S84lyJfWqQuvXR3UTE6R29zijE7zf5dxR/s400/DSC_0019.JPG" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
38 anni (e 12gg)</div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
vecchio...? come negarlo!<br />
<br />
...e saggio? magari a volte si', altre decisamente no, soprattutto per quanto riguarda la gestione familiare (chiedete alla povera moglie in carenza affettiva o ai due bambini maltrattati)<br />
<br />
in decadimento...? sicuramente mi stanco prima, ma sembra che comunque riesca a trovare le forze per fare del bene; fisicamente, non in forma come quando mi allenavo, ma per lo meno sono sempre più leggero, per cui nella corsa riesco ancora a difendermi, anche con ragazzi giovani (forse, come fa notare Mr.PhD perché imbroglio e sfido in velocità indigeni sottoalimentati?)<br />
<br />
... ma felice? mai stato più felice di quando riesco a dare una qualche forma di aiuto-speranza-sollievo ai disperati che incontro ogni giorno, o quando ascolto commosso i ringraziamenti e lodi da ragazzi e madri, ma la sensazione dura poco, quando scopro immediatamente un'altra situazione disperata, quando sento un altro bambino elencare le sue disgrazie e chiedere aiuto, quando scopro altre ingiustizie, quando mi rendo conto di quanto io abbia e di quanto manchi a loro e quanto invece si meriterebbero...<br />
<br />
migliore? sicuramente non più paziente o calmo, che farebbe invece assai bene, ma altri aspetti, ad esempio di fede e dedizione agli altri, stanno migliorando...<br />
<br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<br />
<br />
<br />Unknownnoreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-1204412326508747689.post-22738588846178042532015-05-16T10:52:00.000+01:002015-05-16T11:54:18.455+01:0055 giorni in 55 parole, circa (per capitolo)<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">BS</span><br />
<span style="font-size: large;">Famiglia allargata: no, niente gravidanza, solo (?!?) 4 ragazzi portati dalla strada a casa nostra, o meglio prima in 2 tende in giardino, poi la stagione delle piogge ha annegato il progetto-campeggio e abbiamo trovato loro una stanza nella scuola per disabili. Mangiano (cucinato da noi o da loro su fuoco tradizionale), si lavano e lavano i vestiti da noi, principalmente in giardino e bagno esterno.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">PASQUA</span><br />
<span style="font-size: large;">Il sabato, incontro per bambini, organizzato e condotto (comprese 2 domeniche di preparazione), da Mattia&Elena, con racconto biblico e spiegazione (con traduttore) e scenette; Michele&Sam hanno partecipato nei loro gruppi di eta'; alla fine, bibite e tortine per tutti (150).</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><br />
PASQUA FAMILIARE</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Ci siamo concessi barrette di cioccolata: rarita' importata che compriamo solo per occasioni speciali, per ragioni ecologiche e di sostenibilita'; pranzo con i nostri 4 adottivi a tavola con noi e a cena invece siamo stati invitati in una casa povera da un fratello-padre con 4 fratelli-sorelle che avevamo appena cominciato a sostenere.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">VACANZE</span><br />
<span style="font-size: large;">Una settimana per i 2 bambini: un po' (poco) tempo insieme, un po' con gli adottivi, tanto ancora impegnati, visto che i bisogni dei bambini dei progetti di Mattia non prendono vacanze e abbiamo dovuto anche controllare la costruzione della stanza fisioterapia, per provare a finirla per la fine delle due settimane di pausa delle scuole locali (non ce l'abbiamo fatta...)</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">VISITE</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Durante le vacanze e poi un sabato, Mattia ha portato 3 dei nostri 4 adottivi a visitare le famiglie e anche a controllare come sta il primo reinserito, per far partire con sua mamma un nuovo progetto di sostegno, comprando animali; una volta, Pastor Eraste e Michele si sono uniti alla comitiva, un'altra Michele&Sam; una volta abbiamo visto un lago, quella dopo abbiamo nuotato in un altro!</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">STRESS IN CRESCITA</span><br />
<span style="font-size: large;">La supervisione lavori di cui sopra non solo ha rovinato ogni piano di pausa pasquale, ma ci ha anche tenuto occupati e stressati per il resto di Aprile, e lo stesso comprare materiale e inseguire idraulico e impiegato della compagnia dell'acqua per provare a far arrivare acqua corrente alla scuola e aggiustare i bagni; la non-cooperazione o gli scontri con figure della chiesa non hanno certo aiutato...</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">PIOGGIA</span><br />
<span style="font-size: large;">Per non dimenticare l'Irlanda, la stagione delle piogge, cominciata in Marzo, ci ha dato dentro in Aprile, con diluvi giornalieri di un'oretta e temperature in calo sensibile al mattino e alla sera, che per noi vuol dire ristoro dal caldo e raro uso di felpe, ma per i locali "freddo" e frequenti malattie. Il vero problema? Zanzare a volontà!</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">SETTIMANA DELLA MEMORIA</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Dal 7 di Aprile per il 21esimo del genocidio, la gente non lavora di mattina e molti vanno a vari incontri; slogan: RICORDARE, RIUNIRE, RINNOVARE; abbiamo portato tutti i "nostri" 6 figli al Museo-Memoriale di Kigali, dove riposano 250,000 corpi: prima volta per tutti loro (M&E erano andati in Agosto), tutti molto toccati.</span><br />
<span style="font-size: large;"><b><br /></b>
<b>Per tutto cio' e altro, e in particolare per alcuni racconti-fotografici delle visite, andate alla <a href="http://leoniafricani.blogspot.com/p/foto_16.html">pagina delle foto! </a></b></span></div>
Unknownnoreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-1204412326508747689.post-69509037641722547452015-03-28T12:13:00.000+00:002015-10-24T12:13:27.308+01:00Bambini di strada<div style="font-family: Unkempt; text-align: justify;">
<div class="MsoNormal">
<span lang="EN-GB"><span style="font-size: x-small;">(era una pagina a se stante, aggiornata di tanto in tanto, per cui da leggere dal basso in alto)</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-size: 20px;">
<b><span lang="EN-GB"><br /></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="font-size: 20px;">
<b><span lang="EN-GB">Pausa (inizio marzo) e nuovo calendario<o:p></o:p></span></b></div>
<br /><div class="MsoNormal" style="font-size: 20px;">
<span lang="EN-GB">Visti i nuovi numeri ingestibili e la necessita’ di analizzare di nuovo la situazione, il progetto si e’ messo in pausa, dopo il famoso “venerdi’ dei 63”, fino al giovedi’ successive, per calmare le acque e avere un po’ di tempo per programmare il future. Ora vengono il giovedi’ e il venerdi’. Piu’ avanti pensiamo (Mattia, che si concede un plurale maiestatis) di organizzare attivita’ differenziate per eta’. Poi potremo cominciare a concentrarci sui veri BS, 2 dei quali, comunque, sono gia’ a scuola e vengono a casa (in giardino) per colazione e uno anche per studio serale (con cena inclusa).<o:p></o:p></span></div>
<b style="font-size: 20px;"><span lang="EN-GB"><br /></span></b><b style="font-size: 20px;"><span lang="EN-GB">Da BS a TROPPO</span></b><br /><div class="MsoNormal" style="font-size: 20px;">
<span lang="EN-GB">In un mese e mezzo abbiamo visto passare per il nostro “centro” piu’ di 90 ragazzi, magari per un'oretta sola, ma sono tutti “bambini di strada”? Da un certo punto di vista si potrebbe dire di si’, usando una doppia definizione: bambini “della strada” (senza altro posto per vivere) o “sulla strada” (che ci passano gran parte del loro tempo); ma in realta’, considerando la situazione qui in giro, la maggior parte dei locali sono bambini “sulla strada”, visto che non hanno niente, e niente da fare, a casa, dove non c’e’ tanto cibo, niente giochi, niente giardino e nessuno che si prenda davvero cura di loro, quindi quando non sono a scuola (tutto il giorno tranne 4 ore e mezza), se sono troppo annoiati, o affamati, o sono avventurosi o con amici che fanno lo stesso, se ne vanno in giro, di strada in strada, e quando sentono di un posto come il nostro...<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-size: 20px;">
<span lang="EN-GB">E allora cosa sono? Chi stiamo servendo? Cosa stiamo facendo?<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-size: 20px;">
<span lang="EN-GB">Un sacco di domande, difficili da rispondere, ma un po’ alla volta stiamo capendo di piu’: all’inizio contavamo solo su Eraste, ma ora Mattia scopre come va la faccenda anche da solo, dopo vari incontri e qualche reinserimento portato avanti da solo, oltre a svariate occasioni in cui incontra i ragazzi, durante le sue passeggiate quotidiane nel labirinto delle stradine di terra, per fare acquisti o andare al mercato a comprare scarpe o cartelle per la scuola…<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-size: 20px;">
<span lang="EN-GB"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-size: 20px;">
<span lang="EN-GB">Riguardo i “veri” BS, i bambini “della strada”, sicuramente ce ne sono un sacco a Kigali e pure nel nostro settore, ma noi ne abbiamo solo 2-3 nel gruppo.<o:p></o:p></span></div>
<br /><div class="MsoNormal" style="font-size: 20px;">
<span lang="EN-GB">Che dire degli altri? Chiamiamoli TROPPO: TROppo Poveri Per Onerare le tasse scolastiche! L’istruzione dovrebbe essere gratuita, ma le scuole sono costose da gestire (costruzione, manutenzione, materiali, per quanto semi-inesistenti) e gli insegnanti sono sottopagati e hanno bisogno di bonus, quindi le scuole urbane tassano gli studenti; inoltre, la geniale idea delle divise sicuramente ha degli ottimi vantaggi sotto aspetti come uguaglianza, identita’, ordine, decenza e quant’altro, ma in pratica costringe le famiglie a dover trovare altri soldi; la cartoleria non e’ costosa, ma per tanti locali, una volta che si tiene conto di tutta la faccenda, e’ pure troppo costosa. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-size: 20px;">
<span lang="EN-GB">Tutto sommato, troppi bambini abbandonano scuola e non per cattiveria o pigrizia, ma solo per difficolta’ finanziarie.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-size: 20px;">
<b><span lang="EN-GB"><br /></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="font-size: 20px;">
<b><span lang="EN-GB">Reinserimenti scatenati (fine febbraio) e poi in pausa (inizio marzo)<o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="font-size: 20px;">
<span lang="EN-GB">Aggiungendo altre scuole alla lista e portando bambini qua e la’, alcuni anche alle superiori (ottimo risultato visto che di solito smettono durante le elementari, quindi non hanno passato l’esame), il che e’ ancora piu’ costoso e richiede incontri di convincimento piu’ lunghi con i presidi, che comprensibilmente sono molto cauti nell’accettare studenti che non sono stati tali per un bel po’, ma noi siamo assolutamenti certi del comportamento dei “nostri”, per cui insistiamo e vinciamo! Dopo un po’, pero’ ci siamo fermati, perche’ ora e’ alquanto difficile decidere chi aiutare, tra le folle che arrivano a chiedere aiuto… <o:p></o:p></span></div>
<br /><div class="MsoNormal" style="font-size: 20px;">
<span lang="EN-GB">AGGIORNAMENTO: in realta’, a ritmi piu’ blandi, non abbiamo mai smesso, per cui i dati dei reinserimenti continuano a salire.<o:p></o:p></span></div>
<br /><br /><div class="MsoNormal" style="font-size: 20px;">
<b><span lang="EN-GB">Numeri ed eta’ – 2 / L’esplosione! (Febbraio-marzo)<o:p></o:p></span></b></div>
<br /><div class="MsoNormal" style="font-size: 20px;">
Da 20 a 30, poi 40, con piu’ di 10 “vecchi”; una domenica a pranzo, al ristorante, spunta un orfano di 4 anni con la sorella, di 6, amici di altri del gruppo; un giorno arriva una madre con bimbo sulla schiena, ma abbiamo scoperto che era nel posto giusto, avendo solo 18 anni… </div>
<div class="MsoNormal" style="font-size: 20px;">
La notizia di qualcuno che da' una merenda e prende informazioni per possibili reinserimenti scolastici sembra essersi diffusa in fretta, per cui i numeri hanno continuato a crescere e crescere, finche’ un pomeriggio ne abbiamo contati 63, tra cui 3 mamme che chiedevano qualche forma di aiuto: rimandarle a scuola (?), un lavoro, sostenere i figli per la scuola, aiutare le famiglie, o intanto poter semplicemente stare li’, che e’ l’unica cosa che abbiamo potuto fare, spartendo con loro la merenda, visto che ora sono decisamente troppi!</div>
<div class="MsoNormal" style="font-size: 20px;">
<b><span lang="EN-GB"><br /></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="font-size: 20px;">
<b><span lang="EN-GB">Numeri ed eta’ (fine febbraio)<o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="font-size: 20px;">
<span lang="EN-GB">Dalla decina di fine gennaio siamo arrivati a ben oltre 20, piu’ i gia’ reinseriti che spuntano quando non hanno scuola (a seconda del turno), il che significa spese piu’ alte per la merenda (ma il nuovo filtro per l’acqua potabile di casa Leoni ci fa risparmiare un bel po’ perché' non la copriamo più per dissetarli), tempi di merenda piu’ lunghi e lezioni piu’ complicate se non caotiche.<o:p></o:p></span></div>
<br /><div class="MsoNormal" style="font-size: 20px;">
<span lang="EN-GB">Inoltre abbiamo sempre piu’ ragazzi grandi, giovani adulti in realta’, visto che dai 16 si arriva ai 21; cosi’ e’ ben piu’ difficile far lezione e pianificare (tutti a scuola o troppo vecchi? cosa hanno fatto finora?), ma fortunatamente sono ben piu’ educati del previsto: non creano problemi ai piccoli ne’ a noi. Come i piccoli, sono sempre grati per quello che ricevono, dalla merenda alla lezioni, dal pranzo domenicale all’attenzione e alla considerazione, fino alle idee per il loro futuro, che sia scuola o apprendistato o formazione professionale (anche se a volte sembrano davvero molto future…)<o:p></o:p></span></div>
<br /><br /><div class="MsoNormal" style="font-size: 20px;">
<b><span lang="EN-GB">R3x3 (meta’ febbraio)<o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="font-size: 20px;">
<span lang="EN-GB">Terzo giro di reinserimenti, questa volta per 3 BS, in una scuola diversa, o due piu’ un dubbio, visto che abbiamo pagato per tre ma il terzo, recluta nuova e giovane, era gia’ registrato, per cui bastava pagare (che sta diventando la nostra ragion d’essere), pero’ ha mancato un paio di appuntamenti e non sembra essere a scuola, quindi non sappiamo bene cosa stia succedendo, dovremo tenerlo d’occhio... probabilmente e’ solo un po’ confuso.<o:p></o:p></span></div>
<br /><div class="MsoNormal" style="font-size: 20px;">
<span lang="EN-GB">AGGIORNAMENTO: e’ a scuola! (ma ancora assai confuso…)<o:p></o:p></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Unkempt; font-size: 20px; text-align: justify;">
<div class="MsoNormal">
<b><span lang="EN-GB"><br /></span></b></div>
<div class="MsoNormal">
<b><span lang="EN-GB">Il contagio (inizio febbraio)<o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="EN-GB">Tranquilli, il rischio Ebola rimane assai lontano, stiamo solo parlando di reinserimenti stimolanti…<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="EN-GB">Dopo aver riportato Alexi in famiglia e a scuola, ne abbiamo parlato con gli altri e abbiamo anche dedicato un momento durante la messa successive a raccontare la storia alla congregazione (o almeno questo e’ quello che crediamo Eraste abbia fatto, visto che ancora capiamo ben poco), con altri ragazzi in bella mostra, e a pregare per ringraziare. Tutto cio’ ha avuto un forte effetto sui ragazzi, tanto che la domenica successiva, dopo l'ormai classico duo messa&pranzo (in un piccolo e super-economico ristorante locale), una mezza dozzina di loro ha fatto sapere ad Eraste (una specie di padre adottivo per loro), che sarebbero tornati a casa, visto che molti sono ancora in contatto con le famiglie. Cosi’ abbiamo cominciato a contattare le scuole e poco dopo avevamo gia’ reinserito sette ragazzi, tra cui un giovanissimo nuovo arrivo, di 8 anni. A differenza di Alexi, questa volta abbiamo dovuto pagare le tasse scolastiche (visto che tutte le scuole di Kigali le richiedono, alla faccia della “scuola gratis per tutti” di cui si vanta il governo), non solo divisa e cartoleria, ma dall’altro lato non abbiamo sostenuto le famiglie, anche se ce ne sarebbe un gran bisogno, visto che fanno tutte una gran fatica a tirare avanti, spesso con molti altri bambini in casa; comunque i ragazzi continuano a venire agli incontri pomeridiani, per non perdere il cibo a cui si erano abituati; in piu’, qui le scuole funzionano su due turni, mattina o pomeriggio, per cui spesso arrivano a casa nostra, prima o dopo scuola, quando non possono venire agli incontri, con un chiaro messaggio: “ho fame!”<o:p></o:p></span></div>
<span lang="EN-GB"></span><br /><div class="MsoNormal">
<span lang="EN-GB"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="EN-GB"><o:p><b>Alexi - 3a parte = vedi blog</b></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Unkempt; font-size: 20px; text-align: justify;">
<span lang="EN-GB"><b>Alexis – 2a parte – 4/2/2015</b><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Unkempt; font-size: 20px; text-align: justify;">
<span lang="EN-GB">E’ troppo tranquillo per venire a dircelo, ma i bambini di strada sono come una famiglia e c’e’ sempre un fratello piu’ estroverso pronto a farsi avanti e parlare al tuo posto, specialmente se sei uno buono che ha problem: “maestro, Alexis ararwaye” che Mattia ora capisce voler dire “e’ malato” (chi e’ che insegna a chi, qui?). Prima Mattia, poi Elena e Eraste danno un’occhiata a quello spettacolo poco carino: una gran brutta infezione della pelle, con un sacco di bolle, dai bordi in rilievo, ormai esplose, su entrambi i fianchi: insetti dai materassi, tappeti o qualsiasi cosa su cui dormono? Insetti da quegli stracci sporchi chiamati vestiti, probabilmente mai cambiati in 3 mesi? Sicuramente il tutto aiutato da quel corpo davvero mal nutrito…<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Unkempt; font-size: 20px;">
<span lang="EN-GB"></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Unkempt; font-size: 20px; text-align: justify;">
<span lang="EN-GB">Cosi’ il giorno dopo arriva prima, gli facciamo fare una doccia nel bagno della nostra guardia notturna, fornendogli lussi quali acqua in abbondanza, docciaschiuma, sciampo e un asciugamano pulito, e lo rivestiamo a nuovo, grazie ai vestiti smessi dai figli grandi di Eraste. Quando bussa per dire che ha finite non sembra neache lui, dopo averlo visto per 10 giorni con gli stessi pantaloni sporchi e la stessa giacca della tuta. Ma adesso e’ ora di andare dal dottore, perche’ un’infezione del genere ha bisogno di qualcosa di piu’ che una visita alla farmacia, come pensavamo all’inizio. Cosi’ Mattia torna dove aveva portato Michele, questa volta con un “figlio” piu’ grande e nero. Una lunga attesa, poi lo stesso dottore che aveva visitato Michele puo’ fare un’altra conversazione bilingue (francese-inglese) con Mattia e ammettere di essere alquanto toccata dalla situazione del bambino, visto che ha la stessa eta’ di uno dei suoi figli. Esame del sangue, medicazione, pagamento, visita alla farmacia, un po’ di medicine ad Alexis per sera e mattina; le altre le teniamo noi per il giorno dopo, quando dovremo anche andare in centro a comprare il siero anti-tetano, per essere sicuri, visto che sicuramente non e’ a posto con i richiami delle vaccinazioni. Dovrebbe essere a posto in fretta e tra due giorni lo portiamo casa.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Unkempt; font-size: 20px; text-align: justify;">
<span lang="EN-GB"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Unkempt; font-size: 20px; text-align: justify;">
<span lang="EN-GB"><b>Alexis – 1a parte</b><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Unkempt; font-size: 20px;">
<span lang="EN-GB"></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Unkempt; font-size: 20px; text-align: justify;">
<span lang="EN-GB">14 anni, corpo magro in vestiti piccoli, quasi aderenti; viso gentile, modi timidi, un aspetto ancora fresco, nonostante lo sguardo perso che spunta ogni tanto e I vestiti sporchi, ogni giorno piu’ impolverati… Alexis Turatzinte non ha ancora perso un giorno, nemmeno all’inizio, ed e’ uno dei piu’ calmi, piu’ facili da gestire; e’ anche avanti come conoscenze: capisce l’inglese meglio della maggior parte del gruppo, sa scrivere abbastanza bene e velocemente, impara in fretta; le ragioni vengono da quanto sappiamo su di lui: e’ stato a scuola molto piu’ degli altri, in classi piu’ alte. E’ via da casa da pochi mesi e se n’e’ andato per cercare suo padre, che aveva abbandonato moglie e figli per andare a Kigali con un’altra donna. Alexis sembra ancora un ragazzo da casa, la strada non l’ha ancora cambiato abbastanza da coprire quell’aspetto. Ora ha voglia di tornare a casa e a scuola e grazie a St.Eraste, che si e’ messo in contatto con la madre, stiamo progettando di reinserirlo in famiglia e trovargli un posto a scuola: questi sono gli obiettivi del programma, se c’e’ ancora una famiglia a cui riunirli.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Unkempt; font-size: 20px; text-align: justify;">
<span lang="EN-GB"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Unkempt; font-size: 20px; text-align: justify;">
<span lang="EN-GB"><b>Prospettive diverse</b><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Unkempt; font-size: 20px;">
<span lang="EN-GB"></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Unkempt; font-size: 20px; text-align: justify;">
<span lang="EN-GB">Nel racconto del primo mese avevamo accennato alla poca ricettivita’ nei confronti di alcuni nostri progetti e alcuni lettori hanno chiesto quali fossero: beh, sarebbe quello che avete letto finora, cioe’ il progetto per i bambini di strada, cominciato da Eraste, portato avanti da Mattia e accolto con freddezza dai capi quando presentato ad un incontro introduttivo un paio di settimane fa. Il segretario, dopo aver lodato il concetto, ha provato ad addurre obiezioni pratiche, come “avete pensato ai problemi di fondo, come pensate di affrontare le cause profonde del problema…”, che sono sembrate buone scuse per non sostenere appieno il progetto, mentre il vescovo ha provato a scoraggiare l’iniziativa avvertendo Mattia che quei bambini non sono “normali”, ma hanno una natura ladruncola… Alla fine della riunione, Mattia e’ stato caldamente ringraziato da Eraste per aver sostenuto il progetto, viso che il pover uomo si sente isolato nella sua chiesa per il suo lavoro con i piu’ svantaggiati, prima i disabili, con la scuola ancora tollerata piu’ che sostenuta dalla congregazione, poi i bambini di strada, che gli hanno causato commenti del tipo: “stai portando ladri nel complesso della chiesa”; l’altro giorno, e’ venuto di nuovo a sfogarsi con noi: “ sono proprio contento di avervi qui, Mattia e Elena, cosi’ possiamo lavorare insieme per i piu’ poveri, perche’ io li amo un sacco, ma non e’ lo stesso per tutti, qui in giro.”<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Unkempt; font-size: 20px; text-align: justify;">
<span lang="EN-GB"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Unkempt; font-size: 20px; text-align: justify;">
<span lang="EN-GB"><b>La via per il paradiso</b><o:p></o:p></span></div>
<div style="font-family: Unkempt; font-size: 20px;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Unkempt; font-size: 20px; text-align: justify;">
<span lang="EN-GB">Eraste e Mattia, felici di aver trovato un compagno di vedute compassionevoli, concordano che questi ragazzi sono la via per il paradiso, come si scopre in Matteo 25,36.<o:p></o:p></span></div>
<div style="font-family: Unkempt; font-size: 20px; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Unkempt; font-size: 20px; text-align: justify;">
<span lang="EN-GB"><b>Numeri in crescita - 3/2/2015</b><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Unkempt; font-size: 20px; text-align: justify;">
<span lang="EN-GB">Martedi’ abbiamo accolto con gioia un nuovo arrive, Fabrice; Eraste lo conosce gia’, bene cosi’. Poi, durante la lezione, i ragazzi indicavano la finestra: nuovi alunni in arrive! Prima due, poi altri due, ben piu’ vecchi della media. Dopo avergli dato il benvenuto, e matite e quaderni, avergli spiegato cosa stavamo facendo e aver scritto sulla lavagna qualche parola da copiare (che li terranno impegnati per un bel po’), Mattia scatta fuori, nel cortile (piccolo e attaccato), dove Eraste stave parlando con Elena di un paziente di fisioterapia (in ritardo, ancora una volta), tanto per metterlo al corrente: “Eraste, ci sono 4 nuovi ragazzi, ben piu’ vecchi, va bene?”<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Unkempt; font-size: 20px; text-align: justify;">
<span lang="EN-GB">“Oh si’, li ho visti arrivare, va bene; sono stato dove si trovano e gli ho detto di cosa facciamo e che possono venire”.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Unkempt; font-size: 20px; text-align: justify;">
<span lang="EN-GB">Alla faccia della comunicazione e organizzazione del progetto…<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Unkempt; font-size: 20px;">
<span lang="EN-GB"></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Unkempt; font-size: 20px; text-align: justify;">
<span lang="EN-GB">Comunque, la lezione va bene, grazie alla condivisione delle matite, ora in numero decisamente non sufficiente, e tutto sommato bisogna considerare che sara’ tutto ancora un po’ campato in aria, ma sta andando bene, visto che I numeri crescono anziche’ diminuire, il che e’ molto incoraggiante.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Unkempt; font-size: 20px; text-align: justify;">
<span lang="EN-GB"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Unkempt; font-size: 20px; text-align: justify;">
<span lang="EN-GB"><b>Incontri al mercato</b><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Unkempt; font-size: 20px; text-align: justify;">
<span lang="EN-GB">Mattia non e’ ancora andato a vedere esattamente dove dormono, ma li ha incontrati un paio di volte durante le sue spedizioni fuori dalla strada principale, cioe’ a passeggio per le strade sterrate per comprare frutta e verdura dai venditori locali, per integrarsi e provare a parlare. Sono contenti di essere quelli che conoscono il “muzungo” (bianco) che cammina per il quartiere e lui e’ contento di incontrare le loro faccine sorridenti e non solo sguardi stupiti e curiosi; ultimamente Michele stava seguendo papa’ per un giro di esplorazione&shopping tra uomini e si e’ preso il suo salute anche lui, compreso il gesto “amahoro” (pace), con colpetto pugno a pugno.</span> </div>
<div style="font-family: Unkempt; font-size: 20px; text-align: justify;">
<br /></div>
<br style="font-family: Unkempt; font-size: 20px;" />
<div class="MsoNormal" style="font-family: Unkempt; font-size: 20px; text-align: justify;">
<span lang="EN-GB"><b>Il semi-nudo e il semi-ubriaco</b><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Unkempt; font-size: 20px; text-align: justify;">
<span lang="EN-GB">Per rendere la giornata ancora piu’ curiosa, quel lunedi’ ci sono state anche due apparizioni speciali. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Unkempt; font-size: 20px; text-align: justify;">
<span lang="EN-GB">La prima, di Germain, uno dei fedelissimi, quel giorno con un nuovo look: una scarpa (se si puo’ ancora chiamare tale) tenuta stretta tra le gambe, soprattutto quando eravamo seduti in cerchio… non per fare il cretino, ma per provare a coprire il buco gigante nei suoi pantaloni, strappati da mezza gamba fino all’inguine; alla prima occasione, Mattia-maestro-papa’ ha spedito I suoi due bambini molto compresivi in missione e dopo pochi minuti eccoli di ritorno con un paio di mutande di Michele che hanno permesso a Germain di gustarsi il resto dell’oretta con meno problemi. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Unkempt; font-size: 20px;">
<span lang="EN-GB"></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Unkempt; font-size: 20px; text-align: justify;">
<span lang="EN-GB">La seconda era Pasifik, una nuova recluta, ben piu’ vecchio (18) e non cosi’ facile da gestire come gli altri buoni ragazzini: visibilmente non in completo controllo, e la ragione altrettanto chiaramente visibile, nella grande bottiglia di birra vuota che si portava dietro; ad ogni modo, si e’ unito nella seconda parte del programma, partecipando a corse e salti e tutto e’ andato bene. E sapete un po'? E’ tornato ancora, senza bottiglia, il giorno dopo e quello dopo ancora.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Unkempt; font-size: 20px; text-align: justify;">
<span lang="EN-GB"><b><br /></b></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Unkempt; font-size: 20px; text-align: justify;">
<span lang="EN-GB"><b>Lunedi’ di spasso - 2/2/2015</b><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Unkempt; font-size: 20px;">
<span lang="EN-GB"></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Unkempt; font-size: 20px; text-align: justify;">
<span lang="EN-GB">Lunedi’ era una nuova festa nazionale, ma era stata appena introdotta alla buona dal governo nel calendario scolastico, solo un paio di giorni prima (la vera festa, per gli eroi nazionali, era il sabato… o la domenica?), per cui il venerdi’ non avevamo detto niente al riguardo ai bambini (non eravamo stati gli unici, visto che pure la super scuola di M&S ha avvisato i genitori per e-mail la domenica sera…). Ovviamente, come Mattia aveva previsto, i bambini di strada non avevano ragione per non seguire il solito programma, per cui eccoli arrivare, nonostante la scuola fosse chiusa e Eraste in Uganda! Niente paura, Mattia decide di stare sul prato giusto fuori dalla scuola, nel complesso della chiesa (molto probabilmente nessuno vuole che stiano li’, ma i capi non ci sono e possiamo far finta di non sapere niente a riguardo). E’ stato forse uno dei giorni migliori: lezione di inglese in cerchio sull’erba; due giovani ospiti ben accolti, chiamati Michele e Sam, a casa da scuola e incapaci di stare a casa mentre Mamma era impegnata in un incontro lavorativo inaspettato con un signore della chiesa spuntato in casa con la scusa di salutare; corse di “carriola” e per finire, spettacolo di incredibili salti acrobatici dei talentuosi ragazzini, con Michele e Sam a fare qualcosina al loro turno, comunque applauditi dagli altri cari bambini. Alla fine, Mattia li ha abbandonati tutti, compresi M&S, ad aspettarlo nel cortile della chiesa ed e’ corso a comprare cibo. Sconsiderato? No, li conosce bene ormai ed era sicuro che con la promessa di cibo si sarebbero comportati bene! E infatti: eccoli li ad aspettarlo, nello stesso punto, tutti insieme, nessun problema!<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Unkempt; font-size: 20px; text-align: justify;">
<span lang="EN-GB"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Unkempt; font-size: 20px; text-align: justify;">
<span lang="EN-GB"><b>Regole</b><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpFirst" style="font-family: Unkempt; font-size: 20px; text-align: justify; text-indent: -18pt;">
<span lang="EN-GB">1 1.<span style="font-family: 'Times New Roman'; line-height: normal;"> </span></span><span lang="EN-GB">Mani a posto, niente pugni, sberle, spinte, colpi…<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="font-family: Unkempt; font-size: 20px; text-align: justify; text-indent: -18pt;">
<span lang="EN-GB">2 2.</span><span lang="EN-GB">Dire “per piacere e grazie”<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Unkempt; font-size: 20px;">
<span lang="EN-GB"></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpLast" style="font-family: Unkempt; font-size: 20px; text-align: justify; text-indent: -18pt;">
<span lang="EN-GB">3 3.</span><span lang="EN-GB">Condividere (da rispettare con precisione quando arrivano le due bottiglie di acqua da bere)<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Unkempt; font-size: 20px; text-align: justify;">
<span lang="EN-GB" style="font-size: xx-small;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Unkempt; font-size: 20px; text-align: justify;">
<span lang="EN-GB" style="font-size: xx-small;"><b>Grandi applausi</b><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Unkempt; font-size: 20px;">
<span lang="EN-GB" style="font-size: xx-small;"></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Unkempt; font-size: 20px; text-align: justify;">
<span lang="EN-GB" style="font-size: xx-small;">Sono contenti di venire, apprezzano le lezioni, non vedono l’ora di ricevere i quaderni, si divertono con quel po’ di sport che facciamo, ma l’applauso piu’ grande e spontaneo e’ sorto quando dalla busta della spesa di plastica marrone di Mattia e’ spuntato… pili-pili, salsicce-salame locale, che “maestro” ha tagliato e infilato nel pane il piu’ velocemente possibile, prima che i loro occhi uscissero dalle orbite e annegassero nella pozza di acquolina che si stava formando per terra…<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Unkempt; font-size: 20px; text-align: justify;">
<span lang="EN-GB" style="font-size: xx-small;"><b><br /></b></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Unkempt; font-size: 20px; text-align: justify;">
<span lang="EN-GB" style="font-size: xx-small;"><b>Assaggio di parole e risate per il maestro</b><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Unkempt; font-size: 20px; text-align: justify;">
<span style="font-size: xx-small;"><span lang="EN-GB">Il mercoledi’, Michele e Sam tornano a casa prima, per cui i ragazzi vengono dall’1 alle 2, una buona occasione per concentrarsi sul cibo; un giorno Mattia ha scelto pane e formaggio ed e’ stato sorpreso di scoprire che non era una scelta cosi’ normale come pensava: sapevano che si chiamava “fromage” (nome locale, dal francese), ma non ne avevano altra conoscenza, visto che non e’ particolarmente costoso o raro, ma comunque non il cibo piu’ economico e comune, per cui non alla loro portata; molto interessante anche vedere le facce e sentire le risatine quando Mattia si e’ messo a tagliare: come ha spiegato Eraste (con il Kinyarwanda non ci siamo ancora), non riuscivano a capire quel togliere la crosta, per loro uno spreco di materiale commestibile. A parte qualche eccezione, hanno gradito il nuovo gusto, visto che non ne e’ rimasto nulla, nemmeno la crosta, e la volta successiva, quando Mattia ha chiesto di indovinare cosa aveva portato, alcuni speravano fosse formaggio.</span> </span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Unkempt; font-size: 20px; text-align: justify;">
<span lang="EN-GB" style="font-size: xx-small;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Unkempt; font-size: 20px; text-align: justify;">
<span lang="EN-GB" style="font-size: xx-small;"><b>Livelli diversi</b><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Unkempt; font-size: 20px;">
<span lang="EN-GB" style="font-size: xx-small;"></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Unkempt; font-size: 20px; text-align: justify;">
<span lang="EN-GB" style="font-size: xx-small;">Come dicevamo, hanno dai 12 ai 16 anni, ma le loro ultime classi, prima di smettere scuola, erano dalla 1 alla 5 elementare, che vuol dire che alcuni hanno davvero fatto solo qualche lezione e a mala pena sanno tenere in mano una matita; altri sono piu’ avanti come scrittura, ma l’inglese e’ totalmente sconosciuto; alcuni hanno una grafia sorprendentemente buona… difficile fare un programma comune, ma, qualsiasi cosa Mattia si inventi, a loro piace essere di nuovo “a scuola”. Un paio di loro hanno anche ricevuto un foglio di carta e una matita per fare esercizio di scrittura di lettere dell’alfabeto e uno e’ tornato a mostrare con orgoglio quell pezzo di carta impolverato e marroncino con dei segni sbiaditi, cioe’ i suoi compiti, per la gioia di Mattia.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Unkempt; font-size: 20px; text-align: justify;">
<span lang="EN-GB" style="font-size: xx-small;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Unkempt; font-size: 20px; text-align: justify;">
<span lang="EN-GB" style="font-size: xx-small;"><b>Piccoli passi</b><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Unkempt; font-size: 20px; text-align: justify;">
<span style="font-size: xx-small;"><span lang="EN-GB">Ci saranno centinaia di bambini di strada a Kigali, e un bel po’ qui a Gikondo, per cui la nostra media di 11 puo’ non sembrare un gran che, ma e’ davvero un piccolo progetto, appena partito, quindi siamo contenti cosi’ e il bello e’ che sembrano costanti e contenti; abbiamo comprato quaderni e matite (che teniamo a scuola per non perderle in uno o due giorni), Mattia e’ “maestro” e i pomeriggi vanno bene, tra copiare parole dalla lavagna, fare merenda, che a volte diventa un quasi-pranzo e un po’ di gioco.</span> </span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Unkempt; font-size: 20px; text-align: justify;">
<span lang="EN-GB" style="font-size: xx-small;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Unkempt; font-size: 20px; text-align: justify;">
<span lang="EN-GB" style="font-size: xx-small;"><b>Cibo per la mente… e il corpo!</b><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Unkempt; font-size: 20px; text-align: justify;">
<span lang="EN-GB" style="font-size: xx-small;">Dal secondo giorno, Mattia ha cominciato a portare un po’ di cibo per i ragazzi, a cui sembra piacere, e servire, un bel po’; Eraste, che e’ sempre li’ quando vengono, ha confermato che e’ l’idea giusta per ingraziarseli!<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Unkempt; font-size: 20px;">
<span lang="EN-GB" style="font-size: xx-small;"></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Unkempt; font-size: 20px; text-align: justify;">
<span lang="EN-GB" style="font-size: xx-small;">Cosi’ quel poco tempo che stanno qui (dalle 3.15 quando Mattia e Elena tornano dalle lezioni di lingua, alle 4.35, quando Michele e Sam tornano da scuola), sta prendendo forma, con un po’ di inglese (parole e qualche frase), un po’ di cibo (e preghiera previa) e un po’ di sport (corse, staffette, salti…)<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Unkempt; font-size: 20px; text-align: justify;">
<span lang="EN-GB" style="font-size: xx-small;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Unkempt; font-size: 20px; text-align: justify;">
<span lang="EN-GB" style="font-size: xx-small;"><b>Un po’ di storia</b><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Unkempt; font-size: 20px;">
<span lang="EN-GB" style="font-size: xx-small;"></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Unkempt; font-size: 20px; text-align: justify;">
<span lang="EN-GB" style="font-size: xx-small;">Quella era la prima attivita’ per Mattia, ma non per loro: Eraste ha cominciato a radunarli qualche mese fa dopo averli fatti rilasciare dalla prigione, dov’erano finiti per furtarelli, dicendo alla polizia che avrebbe iniziato un progetto per loro (si’, non pare un organizzazione delle carceri molto logica, ma probabilmente non c’era stato niente di tanto regolare come processo e sentenza, ma solo tenerli la’ per un po’); il “progetto” e’ diventato farli venire alla scuola qualche pomeriggio tra novembre e dicembre; niente di speciale, ma abbastanza come base per quello che potremo fare da ora in avanti: lui li conosce e sa dove vivono di solito, loro si fidano di lui, si trovano a loro agio alla scuola e soprattutto lui ha un’idea della loro situazione e qualche contatto con le famiglie.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Unkempt; font-size: 20px; text-align: justify;">
<span lang="EN-GB" style="font-size: xx-small;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Unkempt; font-size: 20px; text-align: justify;">
<span lang="EN-GB" style="font-size: xx-small;"><b>Inizio improvviso – 21/1/2015</b><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Unkempt; font-size: 20px;">
<span lang="EN-GB" style="font-size: xx-small;"></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Unkempt; font-size: 20px; text-align: justify;">
<span lang="EN-GB" style="font-size: xx-small;">Dopo due settimane di ambientamento e sistemazione della casa, un giorno Mattia ha accennato ad Eraste, tanto per rassicurarlo che non siamo qui solo per adattarci ma per servire e che non si era dimenticato della promessa di aiutarlo in quel suo progetto: “Salve Eraste, domani possiamo parlare dei bambini di strada, sono disponibile!”. Il giorno dopo, Elena entra in casa dicendo: “Mattia, Eraste mi ha detto di chiederti di andare alla scuola, perche’ ci sono i bambini di strada!” Non esattamente l’incontro di programmazione che si aspettava, ma ogni inizio e’ benvenuto dopo 20 giorni, cosi’ Mattia e’ andato al suo primo incontro con circa 10 ragazzini, tra i 12 e i 16 anni, e dopo le presentazioni, ha fatto una breve e improvvisata lezione di Inglese, con gesti e azioni. Tutto bene quel che comincia bene.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Unkempt; font-size: 20px; text-align: justify;">
<span lang="EN-GB" style="font-size: xx-small;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Unkempt; font-size: 20px; text-align: justify;">
<span lang="EN-GB" style="font-size: xx-small;"><b>Idea dell’ultimo minuto - 10/08/2014</b><o:p></o:p></span></div>
<br style="font-family: Unkempt; font-size: 20px;" />
<div class="MsoNormal" style="font-family: Unkempt; font-size: 20px; text-align: justify;">
<span lang="EN-GB" style="font-size: xx-small;">Era l’ultima riga del programma di lavoro di Mattia, aggiunta all’ultimo minuto della nostra visita di esplorazione in Agosto, quando Eraste, direttore della scuola Amizero per bambini disabili, aveva catturato l’interesse di Mattia rivelando il suo progetto-speranza di “fare qualcosa per i bambini di strada”, l’altra sua grande passione a parte i disabili, o prima di loro, a livello temporale, visto che ha lavorato con i bambini di strada per 15 anni prima di cambiare campo e aprire Amizero.<o:p></o:p></span></div>
<div>
<span lang="EN-GB" style="font-size: xx-small;"><br /></span></div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1204412326508747689.post-75049822756877331022015-03-26T21:30:00.002+00:002015-03-26T22:11:40.338+00:00Cammina, cammina...<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Ricordando il <i>Camino de Santiago</i>, o l'Alta Via, o per compensare la mancanza di tempo e occasioni per allenamenti, <b><span style="color: orange;">Mattia</span></b> si e' dato al cammino intensivo: non c'e' modo migliore per entrare nel contesto locale; capire e conoscere gli "indigeni"; farsi conoscere; diventare loro "amico"; fare pratica con la lingua; scoprire posti, negozi, prodotti, prezzi, usanze; perdere peso; colorarsi i piedi a strisce (sandali+terra+sole); stancarsi (o tenersi in un minimo di forma, visto che la settimana scorsa ha fatto due mattine da due ore, tutto su e giu'); arrivare in alto e vedere la città aprirsi alla vista; chiacchierare (?) con i ragazzi poveri mentre li accompagni a cercare la scuola giusta o al mercato... </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">D'altronde, anche <span style="color: red;">Gesu'</span> per la maggior parte del tempo andava in giro a passeggio, no?, per cui qui si prova ad imparare dal Maestro!</span></div>
Unknownnoreply@blogger.com0