14.3.15

Amizero - Scuola per disabili

(era una pagina a se stante, aggiornata di tanto in tanto, per cui da leggere dal basso in alto)

Sezioni
Quella a Kigali e' la scuola-madre e ci sono alcuni altri centri in giro per il paese, sempre connessi con un chiesa Metodista. 
Uno ben avviato e' a Rushashi, una zona rurale un paio d'ore a nord, che abbiamo visitato durante la visita di controllo in agosto, mentre altri due sono ancora in gestazione, con una prima fase di scoperta dei disabili portata avanti da Eraste qualche mese fa; ne abbiamo visitato uno qualche giorno fa (meta' marzo), ma solo per un grande incontro con tante famiglie, per introdurre il progetto, che comprenderà una scuola e un programma di fisioterapia, con formazione per insegnanti, volontari e genitori, e visite regolari, se non frequenti (presto scriveremo di quella lunga giornata); in futuro visiteremo anche l'altro centro, di grazia più vicino a Kigali

Ruolo di Elena
Elena, piano piano, sta valutando e trattando tutti i disabili fisici che sono a scuola (12) e quelli che sono a casa (che porta via tanto tempo visto che sono tutti sparsi, per cui ci si perde di più a raggiungerli che a visitarli)

Allo stesso tempo, si e' presa il compito, altamente frustrante e spossante, ma assolutamente necessario ed importante, di risistemare l'intera scuola, riorganizzando l'orario, delineando regole (insieme al direttore Eraste, il traduttore-assistente Steve e il consigliere personale Mattia), creando un programma di formazione (appena iniziato), stilando una lista di materiale necessario, supervisionando la costruzione della nuova stanza di fisioterapia (da noi finanziata) e controllando i conti e le relazioni finanziarie e gestionali con il sostenitore principale (International Child Care Ministry, ICCM, una organizzazione americana).

Questo secondo ruolo, ora reso ufficiale dalla nomina a vice-direttore (ottima mossa, Eraste!), la porta a volte alla disperazione, ma un po' di sostegno familiare e il consiglio di concentrarsi sugli inizi assai positivi delle sedute fisioterapiche aiutano a tirarla su, insieme ai commenti dei genitori, che ora sono sempre più coinvolti e che, ad un recente incontro, hanno ammesso di essere quasi commossi quando la vedono lavorare con e per i loro bambini.

Inoltre, idee e soluzioni continuano a venirle in mente, su come lavorare con i disabili, come migliorare l'impegno dei maestri (facile, visto che il livello attuale e' da fondo del barile), come creare ausili (sia con il progetto del cartone, che purtroppo sta ancora aspettando che riusciamo a far partire il laboratorio, che con falegnameria, recentemente spinta  in avanti dall'aiuto di un fratello di uno dei ragazzi di Mattia e dalla passione e impegno di Steve), come coinvolgere i genitori e formarli... così e' davvero impegnata e nonostante il presente si più confuso che stimolante, siamo sicuri che il futuro sarà spettacolare!

La delusione dei vari tentativi falliti di ottenere aiuto per far partire il laboratorio del progetto-cartone e' stato sicuramente uno degli aspetti più scoraggianti di questi primi tre mesi, ma gli sviluppi più recenti ci hanno un barlume di speranza, perché dopo vari scontri demoralizzanti, abbiamo deciso di abbandonare ogni speranza sul grande container (che sarebbe stato un ottimo laboratorio, tutto in uno stesso spazio) e ci siamo assicurati, quasi del tutto, l'utilizzo di una struttura più piccola ma simile, una baracca di metallo che la forza lavoro, sempre disponibile, di Mattia (i ragazzi più grandi del suo gruppo) hanno velocemente svuotato qualche mattina fa (meta' marzo), guadagnandosi i soldi per il pranzo. Ora dobbiamo solo letteralmente "cementare" l'accordo, con l'aiuto dei costruttori della stanza di fisioterapia, così da avere un pavimento anziché erba e farlo diventare del tutto "nostro". E' ancora un po' piccolo per il progetto-cartone, ma abbiamo già adocchiato una stanza della scuola, così a breve ci dedicheremo (molto probabilmente ancora una volta con la squadra di Mattia) a svuotare anche quella (in entrambi i casi, di roba lasciata li' da tempo immemore, per il gusto di non buttare via nulla). A quel punto, dovrete leggere le straordinarie storie del regno della regina del cartone!

Programma giornaliero
8.00am = preghiera mattutina 
8.30-10.00 = lezioni
10.00-10.30 = intervallo (merenda con pane&latte)
10.30-12.00 =lezioni

Orario
dalle 8 alle 12, da lunedì a venerdì

Personale
1 direttore, cuore del progetto e sostenitore incallito dei disabili (il Pastore Eraste)
3 insegnanti
1 insegnante per attivita' particolari (Steve, figlio di Eraste, che fa ginnastica, arte, informatica...)
1 segretaria, 1 autista dell'autobus, 2 donne delle pulizie-cuoche
e da fine gennaio... 1 fisioterapista (ora anche vice-direttrice!) = Super-Mamma, Miglior Fisio del Mondo, Re-organizzatrice (vedi sopra) ELENA!

Tipi di disabilita'
Sia mentale che fisica (autismo, sindrome di down, paralisi celebrale infantile...)

Studenti
33 bambini a scuola + 10 a casa

Informazioni generali
Scuola per disabili aperta nel 1983, chiusa durante il genocidio, riaperta poco dopo.
Nome = "Amizero", che significa "speranza".
Posizione = nel complesso della chiesa, ma in realtà entita' separata, sfortunatamente anche a livello di percezione per chiesa e congregazione, ma ci lavoreremo su...

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