23.5.15

MAPPA (Magnifici Acrostici Per Progetti Affascinanti... in inglese) di dove stiamo andando al momento

Ecco i nuovi nomi e relative spiegazioni dei nostri progetti, alcuni già avviati (anche se ancora in fase di collaudo), altri appena all'inizio, altri che stanno per partire

Y.E.A.S.T. 
 = Youth Empowerment: Arise from the Street and be Transformed
(Sviluppo giovani: alzati dalla strada e fatti trasformare)

Incontri serali, ogni giorno, per giovani poveri, alcuni a cui paghiamo la scuola, altri che mandiamo in centri professionali, altri a cui abbiamo fatto partire un lavoro, altri che sperano in aiuto futuro, altri che semplicemente apprezzano il gruppo.
Attivita': 
- INGLESE (con Mattia, per aiutare gli studenti e insegnarlo a quelli non a scuola)
- INFORMATICA (con Norbert, il fratello-padre - nell'aula computer di Amizero, dotata da un'organizzazione tedesca anni fa e usata molto poco dalla scuola per disabili)
- KINYARWANDA (perche' imparino a leggere e scrivere meglio nella loro lingua - con Ildephons, l'assistente, pagato, di Mattia; era la nostra guardia, ma l'abbiamo liberato da quel lavoro inutile e schiavista grazie a questo nuovo ruolo)
- SCACCHI (non solo per il gusto del gioco, ma per insegnare loro a pensare, cosa completamente assente dal sistema educativo - con Mattia, visto che il vero esperto di famiglia, Mr.PhD e' un po' troppo lontano per aiutare - tornei a breve!)
- GOSPEL CHOIR (con Elena, ovviamente! - per imparare canzoni per la messa in Inglese che gestisce Mattia e magari presto anche per la messa principale)
- BALLO (danze cristiane, da messa - con alcuni ballerini assai bravi, parte del gruppo danza della chiesa)

Attualmente abbiamo circa 25 persone a sera, con un totale di circa 35

GO.R.I.L.L.A.S
= GOod results In Life, Learning And Sport
(buoni risultati nella vita, l'apprendimento e lo sport)

Programma per bambini, con sport al mattino (cose semplici, nel nostro giardino) e lezioni al pomeriggio (Inglese con Mattia, Kinyarwanda e Matematica con Ildephonse, così imparano anziché far solo fatica con la lingua), perché scuola funziona a turni; in questo modo, non solo li aiutiamo a migliorare i risultati scolastici e li facciamo divertire e allenare, ma anche gli diamo qualcosa da fare anziché stare a casa o peggio per strada (anche se per alcuni e' difficile sfuggire alle faccende domestiche, per cui la mattina non sempre vengono in tanti)

Numeri: 10-15 di mattina, 20-25 al pomeriggio; totale oltre 60

I.S.A.I.A.H
= I Study And I Also Help
(ISAIA: Io studio, anche io aiuto)

Alcuni di voi conosceranno già i programmi di "work for food" (cibo in cambio di lavoro) che varie organizzazioni hanno fatto partire nei paesi più poveri, specialmente in casi di carestia, per far si' che la gente si guadagni gli aiuti piuttosto che riceverli come mendicanti e al tempo stesso contribuiscano allo sviluppo della comunità lavorando su progetti comunitari (costruire-riparare scuole, strade, chiese...)
Bene, ecco a voi la versione "scuola in cambio di lavoro": 10 ragazzi che stanno facendo formazione professionale, più un paio a cui paghiamo il corso per la patente, vengono un paio di pomeriggi la settimana a lavorare, o per nostri progetti (stanza fisioterapia: trasporto sassi per il cemento, pittura muri e pavimento, verniciatura soffitto; container per paper-furniture: svuotamento, pulizia, pittura, installazione serratura; assemblaggio sedie a rotelle...) o nel nostro giardino (così non dobbiamo pagare più il giardiniere e usiamo quei soldi per la loro scuola).

F.R.E.E.
= Families Rejoicing in Economic Empowerment
(Famiglie che gioiscono nello sviluppo economico)

La gioia magari e' lontana, ma almeno ci piacerebbe provare a migliorare la vita delle famiglie dei bambini a cui paghiamo la scuola; considerando che molte hanno da pagare l'affitto e da sfamare molti figli, il progetto non puo' risolvere tutti le loro difficoltà' finanziarie, ma l'idea e' di renderle auto-sufficienti almeno per quello per cui invece stiamo pagando noi, cioè tasse scolastiche e cartoleria; una volta avviate, cioè quando siamo sicuri che le piccole attività economiche funzionino davvero, le incoraggeremo, con formazione e incentivi, a risparmiare piccole somme ogni giorno, in modo da avere i fondi per la scuola quando comincia il prossimo trimestre o anno, visto che al momento, come e' comprensibile e come e' comune nei paesi poveri, la gente non ha nessun concetto di pianificazione economica.
Attivita' che vogliamo offrire (alcuni esperimento sono appena iniziati), fornendo il materiale iniziale e qualche consiglio:
animali = una capra (per vendere i capretti) e/o qualche gallina (per mangiare/vendere uova)
bicicletta = per lavorare nel settore trasporti (persone o cose)
commercio = rivendita di cibo (prodotti di base: farina, riso, zucchero...) da casa, servendo il vicinato
carbonella = rivendita di combustibile da cucina
cucina = preparare e vendere tortine e altro cibo che i locali comprano regolarmente in giro

Come si capisce, abbiamo bisogno di fondi per questo progetto, per cui, se vi piace, cominciate a pensare se potete aiutare e presto vi potremo dare dettagli dei costi di ogni progetto (pressapoco 50 euro); crediamo proprio che questa sia la strada giusta, perché crea sviluppo anziché fornire aiuto: se funziona, il modello prevede un aiuto unico, iniziale, non una fornitura costante di cibo, cartoleria, vestiti, tasse scolastiche, spese mediche...

C.H.O.C.O.L.A.T.E.
= Capernaum House of Children Only Less Able Though Extraordinary
(Casa di Cafarnao per bambini solo un po' meno abili ma straordinari)

Vi ricordate la casa il cui tetto era stato rimosso dagli amici del paralitico per far passare la sua barella, cosicché Gesu' potesse incontrarlo e guarirlo? Ecco a cosa stavamo pensando quando abbiamo scelto il nome della nuova stanza di fisioterapia (inaugurazione a presto), perché vorremmo usarla non solo per trattare pazienti (ci sono già servizi di fisioterapia in giro, anche se costosi, per cui non vogliamo rimpiazzare l'esistente e fornire servizi economici o gratuiti, altrimenti e' solo un'altra forma di aiuto non sostenibile), ma soprattutto per fornire formazione ai genitori (progetto iniziato qualche settimana fa), agli insegnanti (come sopra) e soprattutto formazione per riabilitazione a livello comunitario (formando famiglie, amici e membri della comunità perché possano individuare, consigliare e aiutare i disabili dell'area) e magari anche far partire una specie di cooperativa per famiglie con figli disabili, perché  si aiutino gli uni con gli altri, non solo con consigli ma anche economicamente, anche grazie al laboratorio di paper-furniture dove potranno costruire sia ausili economici, quasi gratuiti, per i propri figli, che altri oggetti da vendere.

2 commenti:

  1. Per il gruppo scacchi DEVO ricordarmi di portare con me le scacchiere in piu' che abbiamo a casa.
    Per I progetti col sostegno economico, sarebbe molto piu' produttivo usare Facebook, per raggiungere possibili sostenitori (tantissimi anni fa Mattia era contrario alle nuove macchine fotografiche, ma poi si e' adeguato, scoprendone gli ENORMI vantaggi).
    Ora, siamo tutti d'accordo sul frequente abuso di Facebook, ma, come abbiamo, seppure a malincuore, lasciato il "fascino" del rullino (che a
    volte, a me, non si avvvolgeva, ora sarebbe utile adeguarsi a modelli comunicativi piu' immediati. Non pensi, n. 1 (della mamma)?

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  2. sara' forse vero che bisognerebbe abbracciare tutte le nuove tecnologie e modelli comunicativi, ma si può anche scegliere, e noi puntiamo su blog e newsletter (in inglese), che e' come sappiamo che i nostri conoscenti ci possono seguire...

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