31.1.15

Primo mese, dando i numeri

1 casa, dolce casabella e grande abbastanza, comoda, nostra, lussuosa da vergognarsi per gli standard locali, ma ben lontana dal livello di quelle “da occidentali”.
2 bambini malati / 2 bambini in veloce guarigione (uno dopo l’altro, ovviamente… che bella settimana!); niente di serio (anche se l’ameba di Sam non e’ mica da ridere), solo una buona scusa per testare il sistema sanitario, prima con Sam in una grande clinica in centro; seconda volta con Michele in un ambulatorio piu’ piccolo ma pulito e professionale, molto vicino e assai piu’ economico. Ad ogni modo, solo qualche giorno a casa, tanto da non lasciare papa’ solo di mattina, mentre mamma e’ al lavoro.
3 lavoratori, schiavi, aiutanti, impiegati, lenti, amici, famiglia allargata, intrusi…?
4 Visti: ce li abbiamo, non torniamo domani (il visto d’ingresso scade dopo 30g)! Non troppo difficile, non facile, c’e’ solo voluto un po’ di tempo, tra visite all’Ufficio Immigrazione, il Consolato, la banca… ma ce l’abbiamo fatta!
5 giorni (mattine) a scuola: Mamma ha finito la prima settimana, contenta di aver cominciato, sconvolta dal livello degli insegnanti, schiacciata dalle mille idee su cosa c’e’ da fare, amata dai bambini.

6.00-6.10am ora di alzarsi (5.55 per gli adulti) / 6.40am scuola-bus.
7 giorni alla settimana ringraziamo il Signore per averci mandato qui.
8 lezioni (2 ore l’una) di Kinyarwanda, e siamo ancora in alto mare (che lingua complicate!), ma Mattia ci sta prendendo la mano e sta cominciando a provarci sempre piu’, facendo sorridere i locali (apprezzano lo sforzo o i suoi tentativi sono ridicoli?)
9 = icyenda: almeno sappiamo contare (e fino alle centinaia di migliaia!)
10/10 voto ai due bambini, in adattabilita’.

11 bambini di strada: massimo ma quasi regolare numero che partecipa all’ora e mezza di inglese/merenda/gruppo con Mattia, nel pomeriggio; poco tempo (tra la fine delle lezioni e l’arrivo dei pargoli) ma e’ un buon inizio.

Dozzine di uccelli, da sentire, ascoltare, usare come sveglia, ammirare, fotografare
13.00-15.00: lezioni di lingua; proprio l’ora giusta, stanchi dalla sveglia antidiluviana e per il caldo di mezzogiorno… sonno in arrivo!
16.35 lo scuola-bus riporta i ragazzi a casa.
17x10 minuti: durata della messa domenicale, in Kinyarwanda; ci salvano musica e danze, con vari cori, o le attivita’ per bambini, se siamo richiesti.
18.00 l’ora della zanzara: “ragazzi, mettete i vestiti lunghi, chiudete le finestre (papa’ comincia a boccheggiare), mettete le piastrine nella macchinette anti-zanzare, venite che vi spruzziamo”
19 ore passate a scrivere questo blog e la versione inglese?
20 giorni a scuola per Michele&Sam: contenti loro, contente le maestre, noi pure; vanno bene e la scuola e’ buona, da ogni punto di vista.
          
21/01 prima (e unica) uscita tennistica per Michele e papa’; il mercoledi’ i bambini fanno solo mezza giornata, per cui sara’ il nostro giorno di famiglia/sport.
22 minuti: tempo che Michele ha resistito in piscina, per lui troppo fredda; era meta’ pomeriggio, il cielo era coperto, per cui l’acqua non era caldissima, ma per papa’ andava bene (mamma era a casa con Sam, gia’ un po’ malato, prima della settimana orribile); ma riproveremo.
23/01 primo giorno di calcio nel dopo-scuola per Sam: un successo!
24 ore al giorno, 7 giorni su sette: sappiamo che Dio ci ha mandato qui, quindi tutto va e andra’ bene.
1/25000: la probabilita’ che ci succeda qualcosa mentre siamo in giro, perche’ il paese e’ particolarmente sicuro e i bianchi ancora di piu’, tutt’altra cosa rispetto a gran parte delle altre capitali dei paesi in via di sviluppo.
26/01 incontro con il Vescovo Samuel e altri capi, per discutere dei nostri progetti: non ci stanno spingendo a cominciare, sono contenti di alcune idee, un po’ restii su altre…
27 facce sorridenti al Centro Amizero (scuola per disabili) che cantano “My God is so big” diretti da Elena.
28 chiodi, viti e ganci martellati o avvitati da Mattia sui muri, per poter appendere cose in giro per casa, sia per decorare che per supplire ai pochi mobili e le tante cose.
29: giorni in cui ci siamo tutti gustati almeno un delizioso frutto locale (banana, manghi, maracuja, ananas, tree tomatoes?, avocado, papaya…)
30 volte piu’ ricchi di tanta gente di qui, piu’ o meno, da vergognarsi, comunque.

31 giorni al caldo!

3 commenti:

  1. Bello! Che idee sono, che vengono accolte tiepidamente?

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    1. Il progetto per i bambini di strada, iniziato da Eraste e a cui Mattia si e' aggregato, non e' esattamente incoraggiato... ma i due proseguono con impegno e i bambini/ragazzi continuano a venire, ogni pomeriggio.

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  2. Letto tutto, grandi i Leoncini africani. Un bacione
    nonnezio

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