28.1.15

Prima messa in trasferta

Dopo due domeniche di messa “in casa”, siamo andati “fuori”. Emmanuel, il direttore della Commissione per l’Educazione della Chiesa Metodista Ruandese, in uno dei vari meeting con il suo nuovo aiutante, Mattia, ha raccontato di come l’anno scorso abbia generosamente costruito una chiesa per due comunita’ fuori Kigali (la sua storia complete apparira’ su questo sito a breve, non perdetevela) e ci ha invitati ad andare a messa per assistere all’elezione del comitato della chiesa, una sorta di inaugurazione ufficiale della nuova congregazione. Cosi’ domenica mattina siam partiti alle 8.00, insieme ad Eraste, direttore di Amizero, la scuola per disabili dove lavora Elena, nonche’ uno dei vari pastori della Chiesa, che andava appunto ad ufficializzare l’apertura. Per la prima volta quindi (a parte mamma&papa’ ad Agosto) abbiamo avuto un assaggio di viaggio (e guida per Mattia) sulle strade non asfaltate: una volta cominciato ad alzare polvere, Michele e Sam ci hanno rivelato che anche il loro scuola-bus va su quelle strade, ma per poco, mentre noi ci abbiamo fatto 20 kilometri, passando per villaggi sempre piu’ piccoli e miseri. Gia’ questa e’ stata una grande esperienza per i due piccoletti, che a Kigali per ora la poverta’ l’hanno solo intravista.
Siamo infine giunti alla chiesa, a 100 metri dalla strada, in mezzo alla campagna, con ampia vista sulle colline e le valli, visto che eravamo anche saliti un bel po’. La struttura e’ semplice, ma di buone dimensioni e soprattutto in buono stato, con mattoni di fango pronti all’esterno per i futuri ampliamenti, in particolare i bagni, visto che adesso c’e’ solo una capanna con assi per terra.
Emmanuel ne e’ allo stesso tempo molto orgoglioso e imbarazzato, dovendola presentare a noi occidentali, ma gli diamo modo di far prevalere il primo sentimento e alla fine della cerimonia, con tanti presenti e tanta partecipazione, tra gli immancabili balli scatenati e canti appassionati e l’elezione dei membri del comitato (catechisti, segretari, responsabili dello sviluppo della comunita’…), e’ davvero felice, e ha ben donde: a luglio hanno cominciato con un piccolo gruppo di preghiera, a gennaio c’erano piu’ di 100 persone, con voglia di ingrandirsi e diventare presto una vera parrocchia.
Come al solito la messa e’ difficile per lo spaesamento linguistico, lunga (soprattutto per i due piccolo, comunque bravi), ma divertente e coinvolgente per l’aspetto musico-danzante: davvero ispirante vedere la passione con cui celebrano, che puo’ essere scambiata per semplice voglia di far festa, ma essendo tutto lo “spettacolo” sempre in tema va presa invece per una fede viva e vivace, da cui c’e’ solo da imparare.
Siamo ovviamente stati presentati e bene accolti, Mattia e’ stato anche invitato a dire la preghiera per le offerte (ovviamente con traduttore), e alla fine siamo pure stati sfamati, con tipiche pannocchie lesse, da mangiare con le mani, dopo averle sfogliate: nonostante le rimostranze iniziali, sono piaciute anche ai bambini, che hanno sbocconcellato dai vecchi mentre giocavano fuori, tentando di fare amicizia o per lo meno di passare del tempo con i bambini locali, a dire il vero ben piu’ “distanti” di quelli cittadini, ma comunque amichevoli.

Per farvi un’idea piu’ chiara, potete guardare la pagina delle foto.

1 commento:

  1. Grazie per questi frequenti aggiornamenti!!!
    Cosi' un PO' sembra siate piu' vicini... Un grandissimo STRUCCO, mamma nonna Chiara

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