Dopo due domeniche di messa “in casa”, siamo andati “fuori”.
Emmanuel, il direttore della Commissione per l’Educazione della Chiesa
Metodista Ruandese, in uno dei vari meeting con il suo nuovo aiutante, Mattia,
ha raccontato di come l’anno scorso abbia generosamente costruito una chiesa
per due comunita’ fuori Kigali (la sua storia complete apparira’ su questo sito
a breve, non perdetevela) e ci ha invitati ad andare a messa per assistere
all’elezione del comitato della chiesa, una sorta di inaugurazione ufficiale
della nuova congregazione. Cosi’ domenica mattina siam partiti alle 8.00,
insieme ad Eraste, direttore di Amizero, la scuola per disabili dove lavora
Elena, nonche’ uno dei vari pastori della Chiesa, che andava appunto ad
ufficializzare l’apertura. Per la prima volta quindi (a parte mamma&papa’
ad Agosto) abbiamo avuto un assaggio di viaggio (e guida per Mattia) sulle
strade non asfaltate: una volta cominciato ad alzare polvere, Michele e Sam ci
hanno rivelato che anche il loro scuola-bus va su quelle strade, ma per poco,
mentre noi ci abbiamo fatto 20 kilometri, passando per villaggi sempre piu’
piccoli e miseri. Gia’ questa e’ stata una grande esperienza per i due
piccoletti, che a Kigali per ora la poverta’ l’hanno solo intravista.
Siamo infine giunti alla chiesa, a 100 metri dalla strada, in mezzo
alla campagna, con ampia vista sulle colline e le valli, visto che eravamo
anche saliti un bel po’. La struttura e’ semplice, ma di buone dimensioni e
soprattutto in buono stato, con mattoni di fango pronti all’esterno per i
futuri ampliamenti, in particolare i bagni, visto che adesso c’e’ solo una
capanna con assi per terra.
Emmanuel ne e’ allo stesso tempo molto orgoglioso e imbarazzato,
dovendola presentare a noi occidentali, ma gli diamo modo di far prevalere il
primo sentimento e alla fine della cerimonia, con tanti presenti e tanta
partecipazione, tra gli immancabili balli scatenati e canti appassionati e
l’elezione dei membri del comitato (catechisti, segretari, responsabili dello
sviluppo della comunita’…), e’ davvero felice, e ha ben donde: a luglio hanno
cominciato con un piccolo gruppo di preghiera, a gennaio c’erano piu’ di 100
persone, con voglia di ingrandirsi e diventare presto una vera parrocchia.
Come al solito la messa e’ difficile per lo spaesamento linguistico,
lunga (soprattutto per i due piccolo, comunque bravi), ma divertente e
coinvolgente per l’aspetto musico-danzante: davvero ispirante vedere la
passione con cui celebrano, che puo’ essere scambiata per semplice voglia di
far festa, ma essendo tutto lo “spettacolo” sempre in tema va presa invece per
una fede viva e vivace, da cui c’e’ solo da imparare.
Siamo ovviamente stati presentati e bene accolti, Mattia e’ stato
anche invitato a dire la preghiera per le offerte (ovviamente con traduttore),
e alla fine siamo pure stati sfamati, con tipiche pannocchie lesse, da mangiare
con le mani, dopo averle sfogliate: nonostante le rimostranze iniziali, sono
piaciute anche ai bambini, che hanno sbocconcellato dai vecchi mentre giocavano
fuori, tentando di fare amicizia o per lo meno di passare del tempo con i
bambini locali, a dire il vero ben piu’ “distanti” di quelli cittadini, ma
comunque amichevoli.
Per farvi un’idea piu’ chiara, potete guardare la pagina delle foto.
Grazie per questi frequenti aggiornamenti!!!
RispondiEliminaCosi' un PO' sembra siate piu' vicini... Un grandissimo STRUCCO, mamma nonna Chiara