Ripartendo da dove vi
abbiamo lasciati, cominciamo con il capitolo casa: lunedi’ 5 siamo entrati in
casa nostra e abbiamo iniziato la lunga serie di viaggi in auto (si’, Mattia ha
cominciato subito: il traffico dev’essere tra i piu’ facili d’Africa e il suo
orientamento sbalordisce) verso i grandi supermercati all’occidentale che ci
mettono a disagio, ma ci fanno trovare quanto serve per riempire una casa vuota
a parte letti, tavoli e sedie, divani.e poltrone. Il padre-autista ci aveva
gia’ scarrozzato il secondo giorno, per andare alla scuola di Michele&Sam,
dove inizio’ “la grande spesa” (ancora in corso, vedi sopra…), con l’acquisto
di divise (bellissime!) e cartoleria. Come previsto, la visita ha avuto un
ottimo impatto su M&S, che il lunedi’ si e’ tramutato in un ottimo inizio:
contenti, bravi, ben inseriti. A proposito di scuola, il primo mercoledi’,
hanno anche cominciato ad andare da soli, con lo scuola-bus, che si ferma
dentro al parcheggio della chiesa, cioe’ davanti a casa. Ovviamente non hanno
problemi, visto che sono insieme (la luna non li spaventerebbe…), ed e’ davvero
comodo, perche’ ci risparmia tempo (che servira’ quando comincieremo a
lavorare), se non soldi, e’ LA soluzione a livello ecologico e li rende
indipendenti, soprattutto Sam che cosi’ non puo’ fare storie quando lo lasciamo
al cancello; il grande svantaggio e’ che la giornata scolastica dei due diventa
da lunga (7.30-15.30) ad eterna (6.40-16.30), ma e’ cosi’ per molti, anche se
loro sono tra i piu’ lontani, e inoltre sono solo 20 minuti in piu’ che in
macchina, non ore; comunque, vedremo come va questo primo mese.
Tornando alla casa,
l’ingresso non e’ stato dei migliori: primo pomeriggio, niente acqua, niente
corrente. Niente di grave: ci hanno aiutato riempiendo grandi taniche e
sistemando la corrente in fretta; l’acqua e’ tornata il giorno dopo e per fine
settimana era stata installata un’enorme cisterna che ci salvera’ dalle
prossime interruzioni (si riempie e poi rifornisce i tubi quando non arriva
acqua): costoso, ma necessario (davvero?). Sempre sulla casa, nella prima
settimana abbiamo conosciuto i dipendenti di questi 4 missionari/colonialisti
(riflessioni in seguito, tanti dubbi): Vestine per pulire (poveretta, ha
iniziato aiutandoci nelle grandi pulizie di insediamento), John il giardiniere
e Ildephonse la guardia.
Passiamo alla chiesa: prima
domenica, prima messa, con grande accoglienza per tutta famiglia, con
presentazione, applausi e abbracci per tutti, anche i piccoli, che una volta di
piu’ dimostrano super-poteri di adattamento, passando un’ora e mezza lontani da
noi, in mezzo ai bambini, a cui si uniscono anche per un canto-danza, (facendo
ben poco, ma c’erano!); dopo sono usciti per la parte per i bambini e,
grazie all’aiuto materno per Sam, sono
rimasti tutto il tempo (un’altra ora abbondante). Riguardo la messa, che
M&E avevano gia’ sperimentato in agosto, e’ molto musicale (e assordante),
soprattutto nella prima meta’, poi il problema diventa la lunga e iper-vivace
predica in lingua locale, per cui Elena pensava di aver fatto la scelta
migliore fuggendo a salvare Sam, ma questa volta siamo stati salvati da altri
ospiti: una delegazione di una chiesa Metodista di New York, il cui pastore ha
predicato in inglese, poi tradotto da un locale.
Durante la prima settimana,
con i bambini a scuola, a parte le grandi spese casalinghe, che hanno
comportato esplorazione di diversi posti (inizialmente guidati da Jeremy, il segretario
della chiesa, nostro cicerone, poi autonomamente), abbiamo anche aperto la
nostra casella postale, visto che non ci sono i postini (PO BOX 5114, Kigali, Rwanda)
e una mattina, mamma&papa’ si sono divertiti per ore a risistemare le
zanzariere dei bambini, con discreti risultati.
Il martedi’ sera ci siamo
gustati il primo vero pasto insieme in casa, con il primo, nostro, intero mango
(delizioso) e il mercoledi’ invece, per finire in bellezza la prima settimana,
il vescovo Samuel e sua moglie ci hanno invitato a cena, dove siamo stati poco
ma bene, anche i piccoli, che hanno conosciuto il figlio piu’ giovane, che come
eta’ e’ in mezzo a loro.
Non dimenticate le foto,
per vedere tutto cio’.
Ciao, e grazie per le belle notizie...
RispondiEliminaE.C.: "ha" predicato
corretto, grazie prof!
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