16.1.15

All'inizio della terza, rapporto sulla prima settimana

Ripartendo da dove vi abbiamo lasciati, cominciamo con il capitolo casa: lunedi’ 5 siamo entrati in casa nostra e abbiamo iniziato la lunga serie di viaggi in auto (si’, Mattia ha cominciato subito: il traffico dev’essere tra i piu’ facili d’Africa e il suo orientamento sbalordisce) verso i grandi supermercati all’occidentale che ci mettono a disagio, ma ci fanno trovare quanto serve per riempire una casa vuota a parte letti, tavoli e sedie, divani.e poltrone. Il padre-autista ci aveva gia’ scarrozzato il secondo giorno, per andare alla scuola di Michele&Sam, dove inizio’ “la grande spesa” (ancora in corso, vedi sopra…), con l’acquisto di divise (bellissime!) e cartoleria. Come previsto, la visita ha avuto un ottimo impatto su M&S, che il lunedi’ si e’ tramutato in un ottimo inizio: contenti, bravi, ben inseriti. A proposito di scuola, il primo mercoledi’, hanno anche cominciato ad andare da soli, con lo scuola-bus, che si ferma dentro al parcheggio della chiesa, cioe’ davanti a casa. Ovviamente non hanno problemi, visto che sono insieme (la luna non li spaventerebbe…), ed e’ davvero comodo, perche’ ci risparmia tempo (che servira’ quando comincieremo a lavorare), se non soldi, e’ LA soluzione a livello ecologico e li rende indipendenti, soprattutto Sam che cosi’ non puo’ fare storie quando lo lasciamo al cancello; il grande svantaggio e’ che la giornata scolastica dei due diventa da lunga (7.30-15.30) ad eterna (6.40-16.30), ma e’ cosi’ per molti, anche se loro sono tra i piu’ lontani, e inoltre sono solo 20 minuti in piu’ che in macchina, non ore; comunque, vedremo come va questo primo mese.
Tornando alla casa, l’ingresso non e’ stato dei migliori: primo pomeriggio, niente acqua, niente corrente. Niente di grave: ci hanno aiutato riempiendo grandi taniche e sistemando la corrente in fretta; l’acqua e’ tornata il giorno dopo e per fine settimana era stata installata un’enorme cisterna che ci salvera’ dalle prossime interruzioni (si riempie e poi rifornisce i tubi quando non arriva acqua): costoso, ma necessario (davvero?). Sempre sulla casa, nella prima settimana abbiamo conosciuto i dipendenti di questi 4 missionari/colonialisti (riflessioni in seguito, tanti dubbi): Vestine per pulire (poveretta, ha iniziato aiutandoci nelle grandi pulizie di insediamento), John il giardiniere e Ildephonse la guardia.
Passiamo alla chiesa: prima domenica, prima messa, con grande accoglienza per tutta famiglia, con presentazione, applausi e abbracci per tutti, anche i piccoli, che una volta di piu’ dimostrano super-poteri di adattamento, passando un’ora e mezza lontani da noi, in mezzo ai bambini, a cui si uniscono anche per un canto-danza, (facendo ben poco, ma c’erano!); dopo sono usciti per la parte per i bambini e, grazie  all’aiuto materno per Sam, sono rimasti tutto il tempo (un’altra ora abbondante). Riguardo la messa, che M&E avevano gia’ sperimentato in agosto, e’ molto musicale (e assordante), soprattutto nella prima meta’, poi il problema diventa la lunga e iper-vivace predica in lingua locale, per cui Elena pensava di aver fatto la scelta migliore fuggendo a salvare Sam, ma questa volta siamo stati salvati da altri ospiti: una delegazione di una chiesa Metodista di New York, il cui pastore ha predicato in inglese, poi tradotto da un locale.
Durante la prima settimana, con i bambini a scuola, a parte le grandi spese casalinghe, che hanno comportato esplorazione di diversi posti (inizialmente guidati da Jeremy, il segretario della chiesa, nostro cicerone, poi autonomamente), abbiamo anche aperto la nostra casella postale, visto che non ci sono i postini (PO BOX 5114, Kigali, Rwanda) e una mattina, mamma&papa’ si sono divertiti per ore a risistemare le zanzariere dei bambini, con discreti risultati.
Il martedi’ sera ci siamo gustati il primo vero pasto insieme in casa, con il primo, nostro, intero mango (delizioso) e il mercoledi’ invece, per finire in bellezza la prima settimana, il vescovo Samuel e sua moglie ci hanno invitato a cena, dove siamo stati poco ma bene, anche i piccoli, che hanno conosciuto il figlio piu’ giovane, che come eta’ e’ in mezzo a loro.

Non dimenticate le foto, per vedere tutto cio’.

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